Come ottenere il risarcimento per atti vandalici?

Maria Stella Rombolà

22 Giugno 2018 - 18:30

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Ottenere il risarcimento nel caso in cui la propria macchina abbia subito danni a causa di atti vandalici è importante soprattutto per chi vive in città e parcheggia in strada: ogni polizza ha la sua copertura ed è bene conoscere tutte le eventualità possibili.

Come ottenere il risarcimento per atti vandalici?

Come si ottiene il risarcimento per atti vandalici? È utile saperlo perché purtroppo subire danni sulla propria auto a seguito di questi comportamenti non è raro soprattutto per chi vive in città e parcheggia in strada. Per questo è utile sapere come procedere per ottenere un indennizzo dalla propria assicurazione.

Innanzitutto è obbligatorio in ogni caso sporgere denuncia per atti vandalici, di solito contro ignoti, seguendo determinati passaggi; effettuata la denuncia ci si dovrà subito rivolgere alla propria compagnia assicurativa per ottenere il risarcimento del danno subito.

Per il buon esito della procedura è importante rimanere informati e seguire tutti i passaggi necessari: vediamo in che modo.

Risarcimento atti vandalici con sola Rc auto

La prima cosa da sapere è che non sempre è possibile richiedere alla propria assicurazione il risarcimento per i danni derivanti da atti vandalici: la solo polizza auto Rc non copre da questo tipo di inconvenienti.

Chi è coperto dalla sola Rca obbligatoria deve fare denuncia del danno contro ignoti presso Polizia o Carabinieri e scattare le foto della parte danneggiata. Se e quando il vandalo verrà individuato farà fronte alle spese risarcendo il proprietario del mezzo, sulla base del preventivo o della fattura del carrozziere.

Quindi nel caso in cui non si sia sottoscritta la copertura per atti vandalici nella propria polizza si otterrà il risarcimento solo se si colga in flagrante il soggetto che ha danneggiato la macchina o si riesca a trovare un testimone oculare dell’accaduto. Un altro espediente utile in questo caso può essere quello di cercare fra gli occhi elettronici di un edificio nelle vicinanze: un negozio, una banca, il Comune.

Nel caso in cui il colpevole è un automobilista è possibile risalire al conducente tramite la targa della vettura con una visura al PRA (Pubblico Registro Automobilistico Italiano).

Polizza atti vandalici

Nel caso contrario in cui si sia sottoscritta la copertura della polizza per atti vandalici, la prima cosa da fare è sempre sporgere denuncia presso le autorità solitamente contro ignoti entro il termine di 90 giorni stabilito dalla legge.

Effettuata la denuncia è importante conservarne una copia da allegare alla domanda di rimborso da inviare alla compagnia.

Qualora i danni subiti dalla vettura siano compresi in quelli coperti dalla polizza atti vandalici, l’assicurazione provvederà a inviare un perito per esaminare l’auto.

A questo punto si stabilirà l’ammontare del risarcimento che potrà essere integrale o parziale a seconda di quanto stabilito dalle clausole del contratto. A carico del cliente di solito resta una franchigia, un importo pari a circa 50 euro fissato dai termini del contratto.

La franchigia

La franchigia è una quota del danno che rimane a carico dell’assicurato a seguito dell’intervento di un perito che avrà il compito di verificare l’entità e la causa dei danni al veicolo.

Quella della franchigia è una clausola antitruffa utilizzata dalla compagnia assicurativa per evitare eventuali raggiri da parte di chi cerchi di mascherare un danno provocato dallo stesso proprietario come un atto vandalico.

L’ammontare esatto della franchigia è stabilito al momento della stipula del contratto e questo importo rimane fisso per tutta la durata del periodo di copertura della polizza. Ci sono in particolare due tipi di franchigia: quella relativa e quella assoluta.

La franchigia relativa prevede che:

  • il danno resti a carico dell’assicurato se l’importo per la riparazione dei danni è pari o inferiore all’importo di franchigia;
  • il danno resti a carico della compagnia se la somma relativa ai danni è superiore all’importo di franchigia.

Con la franchigia assoluta il danno resta invece sempre a carico dell’assicurato..

Eccezioni al risarcimento

Ci sono dei casi però in cui la polizza atti vandalici non basta. Questa ad esempio non risarcisce l’assicurato in caso di rottura del parabrezza o dei finestrini della propria vettura per cui è prevista una copertura apposita: la polizza cristalli per cui si dovrà pagare un premio ulteriore.

Altra eventualità in cui non si ha diritto ad alcun risarcimento è il caso in cui la vettura in sosta sia stata danneggiata da ignoti a seguito di un urto con un altro mezzo: per questa evenienza è necessaria la cosiddetta polizza kasko.

Infine se un automobilista ha danneggiato la propria auto per distrazione e si è preoccupato di lasciare un biglietto su di essa contenente nome e numero di telefono la sola Rca sarà sufficiente a ottenere il risarcimento.

Se invece il responsabile non si fermi a lasciare tracce di sé non sarà possibile rivolgersi alla propria compagnia assicurativa ma si dovrà sporgere denuncia contro ignoti nella speranza che qualcuno abbia visto qualcosa e possa testimoniare.

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