Come fare trading su EUR/USD in vista della riunione BCE

Nicola D’Antuono

10/03/2016

Come comportarsi sul cambio Euro/Dollaro durante la riunione della BCE di domani? Ecco alcuni suggerimenti per migliorare il proprio trading operativo

Come fare trading su EUR/USD in vista della riunione BCE

Oggi è attesa la riunione della BCE, chiamata a rispondere alle minacce deflazionistiche che da tempo aleggiano sull’Eurozona.

Fare trading sul tasso di cambio Euro/Dollaro può diventare complicato, in vista di un probabile forte aumento della volatilità di breve termine soprattutto nel momento in cui domani pomeriggio prenderà il via la conferenza stampa di Mario Draghi.
Tuttavia è possibile ipotizzare alcuni scenari operativi.

Cambio euro-dollaro: trading sulla riunione BCE di marzo

Da un punto di vista tecnico, il cambio EUR/USD potrebbe approfittare dell’attuale debolezza generalizzata del biglietto verde per risalire la china e tornare ad avvicinarsi ai top di un mese fa di 1,1376.
Il raggiungimento di questo obiettivo dipende dalla capacità dei prezzi di superare con decisione l’area di resistenza chiave di 1,1060 – 1,1070.

Un eventuale breakout rialzista esplosivo dovrebbe favorire un allungo importante almeno fino in area 1,1150 – 1,12. Un boom del cambio è legato quasi sicuramente ad un’eventuale delusione degli investitori alla risposta della BCE al rischio di deflazione.

A febbraio il tasso di inflazione è tornato in territorio negativo, scendendo a -0,2%, rendendo così ancor più forti le aspettative degli investitori circa un possibile intervento dell’Eurotower con nuove manovre monetarie ultra-espansive.

Se Mario Draghi non dovesse mettere in campo tutte le risorse ritenute necessarie dagli investitori per continuare a ritenere sostenibile la strategia di politica monetaria della BCE, il sentiment potrebbe peggiorare e spingere al rialzo il cambio.

I trader potrebbero andare long al breakout di 1,1060 – 1,1070, ma solo se la rottura viene confermata su un time frame intraday a 60 minuti o 240 minuti. Lo stop loss protettivo andrebbe inserito sotto 1,0930.

Viceversa, se Draghi dovesse accontentare i mercati con il suo bazooka monetario, si potrebbe tentare uno short sull’eventuale perdita decisa di 1,0930 con primo obiettivo posto tra 1,08 e 1,0750 e con stop loss protettivo sopra 1,1070.

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