Come denunciare un abuso edilizio: a chi rivolgersi e obblighi del Comune

Isabella Policarpio

04/11/2019

04/11/2019 - 17:01

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Per denunciare un abuso edilizio occorre rivolgersi alle Forze dell’ordine che verificheranno se il costruttore avesse ottenuto tutte le licenze necessarie. Ecco a chi rivolgersi e come sporgere denuncia.

Come denunciare un abuso edilizio: a chi rivolgersi e obblighi del Comune

Come denunciare un abuso edilizio: quale procedura seguire e a chi rivolgersi? Lo vedremo in questa guida alla denuncia contro chi costruisce abusivamente.

Per denunciare un abuso edilizio il privato cittadino che lo scopre o ne è a conoscenza può scegliere tra due modi, o segnalare il fatto al Comune oppure sporgere una denuncia presso gli uffici delle Forze dell’ordine, nelle stesse modalità di una denuncia ordinaria, quindi sia in forma scritta che orale.

Dopo la denuncia le autorità competenti dovranno svolgere le attività investigative per verificare la commissione del reato ed emettere un ordine di sospensione della costruzione o di demolizione dell’opera quando mancano le licenze necessarie oppure sono illegittime.

Se il Comune non agisce prontamente, il cittadino può rivolgersi al Tar, chiedere la rimozione dei danni e “costringere” le autorità comunali ad intervenire ed ottemperare alla decisione del Tribunale amministrativo.

Abuso edilizio: a chi rivolgersi?

Chi ritiene di aver scoperto un abuso edilizio (per esempio da parte del vicino di casa) può presentare una segnalazione scritta al Comune, presso gli uffici della Polizia municipale.

Subito dopo la segnalazione, i vigili provvederanno ad inviare gli atti alla Procura della Repubblica, al Questore ed anche al Commissario della sicurezza pubblica.

L’amministrazione comunale deve provvedere con celerità: infatti il Comune è tenuto a rispondere alla segnalazione del cittadino entro 30 giorni dal deposito della dichiarazione, disponendo un ordine di sospensione o di demolizione dell’opera abusiva.

Se il Comune non rispetta le tempistiche indicate, il privato cittadino può rivolgersi al Tar e chiedere la nomina di un “commissario ad acta” il quale intima agli organi comunali competenti di avviare il procedimento di verifica dell’abusività e le eventuali contromisure.

Abuso edilizio, la denuncia alle Forze dell’ordine

In alternativa all’esposto al Comune, il cittadino interessato può anche rivolgersi alle Forze dell’ordine, presentando la denuncia alla Polizia di Stato o ai Carabinieri.

La denuncia deve contenere la descrizione dettagliata del fatto, le eventuali prove (per esempio delle fotografie) ed essere sottoscritta dal denunciante. A questo punto, le Forze dell’ordine provvederanno ad inviare gli atti alla Procura della Repubblica che darà inizio alle indagini investigative per accertare il fatto e verificare se esistono o meno gli estremi del reato di abuso edilizio, ex articolo 44 del D.P.R n. 380 del 2001.

Se il denunciante lo preferisce, la denuncia può essere fatta anche in forma orale: sarà l’ufficiale incaricato a redigere il verbale e apporre la data, mentre il denunciante dovrà solamente firmare l’atto di proprio pugno, pena l’invalidità della denuncia.

Per denunciare un abuso edilizio non ci sono particolari limiti di tempo, anche se il reato si prescrive dopo 4 anni. Si ricorda inoltre che la presenza dell’avvocato non è necessaria.

Dopo l’esposto, le autorità competenti, in particolare il pubblico ministero, inizieranno le indagini investigative che sono rivolete a verificare se la ditta costruttrice dell’opera avesse tutte le licenze richieste e, qualora presenti, se sono in regola.

Per esempio può accadere che il costruttore fosse munito della licenza del Comune, nonostante il divieto di costruire nelle zone interessate da vincoli paesaggistici o ad alto rischio sismico o idrogeologico. Anche in presenza della licenza, la costruzione dovrà essere demolita.

Cosa fa il Comune dopo la segnalazione?

Dopo aver presentato l’esposto, il Comune deve applicare il Testo unico dell’edilizia: qui si prevede che il dirigente dell’ufficio comunale competente deve intervenire nel minor tempo possibile per fermare la costruzione dell’immobile abusivo con un ordine di sospensione oppure oridarne la demolizione se è già stato ultimato.

Il Comune è obbligato dalla legge ad attuare tutti i provvedimenti cautelari necessari, sia se la segnalazione proviene da un ente sia se proviene da un privato cittadino (il più delle volte da un vicino di casa).

Quando il Comune non provvede in tempi brevi a sospendere i lavori o alla demolizione dell’immobile, il privato cittadino può rivolgersi al Tar (Tribunale amministrativo regionale).

Per conoscere quali sanzioni prevede la legge per chi commette il reato di abuso edilizio, rimandiamo al nostro articolo di approfondimento sulle sanzioni penali ed amministrative per chi costruisce senza i permessi.

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