Come aprire un centro PrivatAssistenza in franchising: la guida rapida

Claudio Garau

3 Gennaio 2022 - 21:00

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Aprire un centro PrivatAssistenza in franchising può essere un’ottima scelta imprenditoriale, ma attenzione ai dettagli. Ecco tutto ciò che occorre sapere per l’affiliazione con questo noto marchio.

Come aprire un centro PrivatAssistenza in franchising: la guida rapida

Probabilmente in molti hanno già sentito parlare di PrivatAssistenza, ossia il primo network italiano per l’erogazione di servizi socio-sanitari di assistenza domiciliare.

Operativa dal 1993, rappresenta non solo un punto di riferimento per tutti coloro che hanno bisogno di cure mediche, ma anche e soprattutto un’opportunità di investimento per gli imprenditori desiderosi di farsi largo in un settore che, specie nei tempi odierni, non conosce crisi.

Vediamo allora di seguito tutto ciò che c’è da sapere per aprire un centro PrivatAssistenza in franchising, in modo da sgomberare il campo da ogni possibile dubbio ed individuare così gli step da seguire. Facciamo chiarezza.

Come aprire un centro PrivatAssistenza in franchising: il contesto di riferimento e la mission aziendale

Prima di porre attenzione al meccanismo di franchising di questo network, è opportuno qualche cenno al profilo dell’azienda. Lo abbiamo detto poco sopra: PrivatAssistenza consiste nel primo network italiano per quanto attiene all’erogazione di servizi socio-sanitari di assistenza domiciliare.

Fin dai primi anni ’90 l’azienda ha rappresentato un punto di riferimento per le famiglie italiane. L’attività nacque in un piccolo ufficio di Reggio Emilia, per poi piano piano espandersi progressivamente nella penisola. Oggi sono molti i rapporti di collaborazione con gli ospedali, le farmacie, gli enti pubblici, le cliniche private, le rsa e le case di riposo, a conferma che PrivataAssistenza è una realtà di spicco nel panorama dei servizi assistenziali.

Da notare che tutti gli indicatori (come ad es. l’invecchiamento della popolazione e la carenza di servizi pubblici) rivelano come l’assistenza domiciliare sia oggi una soluzione ottimale per rendere economicamente più efficiente il sistema salute ed allo stesso tempo raggiungere lo scopo del miglioramento della qualità della vita di anziani, malati, disabili e delle loro famiglie. Ecco perché l’ipotesi di aprire un centro PrivatAssistenza in franchising, merita considerazione.

La struttura della rete ha una profonda ramificazione su tutto il territorio: infatti è organizzata grazie all’apporto di più di 10.000 operatori socio-sanitari, infermieri, fisioterapisti, logopedisti, podologi e psicologi distribuiti su oltre 200 centri nell’intero paese. Grazie ai centri PrivatAssistenza, viene offerto un aiuto concreto e professionale ad anziani, malati e disabili ed ovviamente alle loro famiglie.

Come chiaramente indicato nel sito web ufficiale, il marchio PrivatAssistenza è di proprietà di Italiassistenza Spa, la prima patient care company italiana fondata nel 1993 a Reggio nell’Emilia che si occupa soprattutto di assistenza domiciliare integrata (ADI) di media ed alta intensità.

In partnership con aziende farmaceutiche, health care, assicurazioni ed enti sia pubblici che privati, Italiassistenza Spa sviluppa progetti mirati al supporto di trattamenti domiciliari per pazienti acuti e cronici.

Se si intende aprire un centro PrivatAssistenza in franchising, è opportuno altresì notare che la mission del network è sempre stata quella di migliorare la qualità di vita dei pazienti e delle loro famiglie per il tramite della costante innovazione della qualità dei servizi socio-sanitari erogati. Insomma, nell’ambito di questa rete di servizi, niente è lasciato al caso.

Come aprire un centro PrivatAssistenza: l’ampiezza dei servizi offerti

Ecco gli aspetti che meglio caratterizzano la pluralità dei servizi PrivatAssistenza:

  • presenza di operatori qualificati;
  • supporto h24, anche telefonico;
  • servizi flessibili, personalizzati e senza vincoli;
  • attivazione tempestiva;
  • assistenza malati, disabili e anziani;
  • assistenza in una struttura ospedaliera o presso la propria abitazione;
  • servizi continuativi o occasionali;
  • assistenza sia diurna che notturna, ed anche nei festivi;
  • copertura assicurativa.

Senza alcun dubbio PrivatAssistenza può essere definita la rete nazionale di centri che consentono alle persone non autosufficienti, di rimanere nell’ambiente famigliare del proprio domicilio o di vivere la degenza nei luoghi di ricovero, ottenendo un aiuto professionale e le opportune cure in piena sicurezza e conforto.

Da rimarcare che tutti i centri PrivatAssistenza sono sempre operativi 24 ore su 24 tutti i giorni, anche sabato, domenica e nelle festività, per dare un supporto concreto e atto a risolvere tempestivamente problemi, anche improvvisi, correlati alla salute e all’assistenza. I servizi del network sono personalizzati sulle effettive necessità dell’assistito e sono sempre concordati con la famiglia.

In particolare, l’assistenza può essere sia sanitaria (infermieristica, fisioterapica ecc.) che socio-assistenziale (alzata, igiene, veglia, accompagnamento e non solo) ed è compiuta da operatori qualificati ed esperti. Come sopra accennato, l’azienda propone servizi sia occasionali, anche per poche ore al giorno o per singoli interventi, ma anche servizi e piani di assistenza di tipo continuativo.

Come aprire un centro PrivatAssistenza in franchising: il meccanismo e il profilo del candidato

PrivatAssistenza rappresenta la divisione di Italiassistenza spa rivolta ai nuovi imprenditori che, avendo intenzione di avviare un centro di assistenza domiciliare, intendono entrare a far parte di una rete già ben consolidata e con un marchio leader, per sfruttarne l’esperienza, il know how e «il biglietto da visita». “Grazie ad un semplice contratto di Licenza Marchi ogni imprenditore gode di autonomia a livello locale e di un ampio ventaglio di opportunità di crescita e di diversificazione dei servizi da proporre ai propri clienti”, si trova indicato nel sito web ufficiale del network.

L’azienda è sempre interessata a selezionare imprenditori motivati che abbiano voglia di investire per il loro futuro, diventando Home Care Manager e entrando così in un settore in perenne crescita attraverso il marchio PrivatAssistenza. Non solo: grazie ad un percorso guidato, messo a disposizione dalla casa madre, non è richiesta alcuna esperienza specifica nell’ambito dei servizi alla persona.

Tra i vantaggi assicurati dalla casa madre ai nuovi affiliati, abbiamo ad es. i seguenti: analisi di mercato con monitoraggio iniziale della zona di interesse; valutazione delle caratteristiche della realtà locale e studio dell’eventuale concorrenza; consulenza sulla forma giuridica societaria da adottare; assistenza circa l’iter burocratico da seguire.

La gestione dell’attività è compiuta in fase iniziale da una persona, vale a dire l’imprenditore PrivatAssistenza. Ma vero è che il centro PrivatAssistenza in franchising può comunque essere gestito fin dall’inizio anche da più imprenditori soci. Nell’ambito del percorso di crescita, l’imprenditore franchisee può farsi affiancare da collaboratori per l’ordinaria amministrazione e l’organizzazione e controllo dei servizi.

I servizi offerti alla propria comunità dovranno svilupparsi in modo trasversale, dai servizi di assistenza socio-sanitaria (igiene personale, assistenza al pasto, prestazioni infermieristiche, training terapeutici, e così via) fino a servizi e soluzioni home care più moderni e settoriali.

Il candidato, potenziale imprenditore affiliato, possiede le seguenti caratteristiche:

  • motivazione, ambizione e dinamicità;
  • forte volontà ad operare nel campo dei servizi;
  • predisposizione al lavoro in rete e ai rapporti interpersonali;
  • buone capacità organizzative, gestionali e di coordinamento;
  • disponibilità ad un impegno lavorativo totale e professionale;
  • possesso di qualità morali di serietà e affidabilità;
  • possesso delle capacità economiche adeguate al progetto;
  • impegno continuo nella formazione e crescita.

Italiassistenza Spa, da parte sua, affianca e supporta il neo imprenditore affiliato fin dalle fasi preliminari, nel successivo corso di formazione full immersion e nell’ambito di tutto il percorso di crescita e sviluppo del centro, anche con la condivisione e sinergia con la rete esistente.à

Come aprire un centro PrivatAssistenza in franchising: la domanda

Colui che intende fare domanda per diventare affiliato e dunque lavorare come franchisee, deve ricordare che il bacino d’utenza medio in cui operare - così come indicato dalla stessa azienda nel proprio sito web ufficiale - è di circa 50-70.000 abitanti. PrivatAssistenza consiglia in ogni caso un ufficio con vetrina fronte strada di dimensioni indicative di 30-60 metri quadrati.

Soprattutto, la vetrina PrivatAssitenza è cruciale, sia per la visibilità per far conoscere alla comunità il centro stesso e i suoi servizi, sia per fornire sempre un’immagine di trasparenza, accessibilità, qualità e professionalità.

I nuovi affiliati sono sempre affiancati e seguiti dall’ufficio grafico interno dell’azienda, al fine della realizzazione dell’immagine della vetrina o delle vetrine del centro di prossima apertura.

Infine, nel sito web ufficiale dell’azienda, è ovviamente possibile compilare il form con cui manifestare la volontà di apertura di un centro PrivatAssistenza in franchising. In esso sarà possibile indicare anche la zona di interesse e l’attività attuale. Ricordiamo altresì che, al fine di aprire un centro PrivatAssistenza in franchising, l’azienda sottolinea la sussistenza di un diritto d’ingresso (7000 / 9000 euro)
e che l’investimento iniziale comprensivo di diritto d’ingresso, oscilla tra un minimo di 18.000e un massimo di 24.000 euro. Mentre il relativo contratto è di durata triennale ma rinnovabile.

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