Colombani (First-Cisl): “Le commissioni delle banche creano pressioni sui lavoratori”. VIDEO

Alessandro Cipolla

12/04/2022

12/04/2022 - 17:36

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Nel corso del secondo congresso nazionale di First Cisl, il segretario generale Riccardo Colombani ha puntato il dito sulle commissioni delle banche, criticando anche Bnl per il piano di esternalizzazione di 900 lavoratori dei comparti IT e back-office.

Si è aperto in un momento di particolare turbolenza per il settore il secondo congresso di First Cisl, il sindacato dei lavoratori delle banche, delle assicurazioni, della finanza, della riscossione e delle authority, che dall’11 al 14 aprile andrà in scena al Park Marriott Hotel di Roma.

Lo scoppio della guerra in Ucraina, dopo oltre due anni di grande difficoltà a seguito della pandemia, ha aumentato il clima d’incertezza internazionale soprattutto per quanto riguarda il comparto bancario e finanziario.

Tutti aspetti ripresi nel discorso con cui Riccardo Colombani, segretario generale di First Cisl, ha inaugurato i lavori del secondo congresso nazionale del sindacato.

Il conflitto in Ucraina interessa principalmente Intesa Sanpaolo e Unicredit, seppur in maniera diversa - ha spiegato Colombani - Ci saranno sicuramente accantonamenti nelle trimestrali”.

Nonostante questo, per il segretario generale si prevedono comunque distribuzioni di dividendi tra i soci: “Noi insistiamo nel chiedere salari adeguati e proporzionati; se produciamo ricchezza questa deve essere distribuita anche a chi produce lavoro”.

Colombani critico su commissioni bancarie ed esternalizzazioni della Bnl

Oltre a chiedere dei salari adeguati per i lavoratori, nel suo discorso Riccardo Colombani ha parlato anche delle politiche commerciali che risentono “dell’ossessione del risultato economico da produrre in ogni situazione”.

Sappiamo che nonostante il basso livello dei tassi d’interesse, i ricavi delle banche nel loro complesso hanno ben tenuto, grazie alle commissioni da servizi d’investimento – ha sottolineato Colombani - Le politiche nascono già come pressioni, sin dall’origine. Gli obiettivi di vendita, infatti, sono sempre più alti e non sono correlati agli obiettivi d’investimento e all’esperienza della clientela. Il controllo infra-giornaliero del venduto rende il luogo di lavoro irrespirabile e inquina i rapporti con la clientela”.

Restando sempre nel novero del comparto bancario, il segretario generale della Fist Cisl ha puntato il dito anche contro Bnl per il piano di esternalizzazione di 900 lavoratori dei comparti IT e back-office.

Bnl ha già una produttività altissima - ha spiegato Riccardo Colombani - Le esternalizzazioni, in particolare quelle dei servizi informatici, sono un atto di autonomia di impresa contrario all’interesse generale del Paese e contrario all’interesse delle persone occupate, che avrebbero potuto e dovuto essere valorizzate con normali processi di riqualificazione”.

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