Coadiutore parlamentare: cosa fa e quanto guadagna

Camilla Carè

17 Ottobre 2019 - 09:29

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Quanto guadagna un coadiutore parlamentare e di cosa si occupa? Stipendio, mansioni, competenze.

Coadiutore parlamentare: cosa fa e quanto guadagna

Quanto guadagna e cosa fa un coadiutore parlamentare? Quali sono le sue mansioni? Sono le domande che si stanno ponendo in molti, visto il recente concorso pubblico per l’assunzione di 60 coadiutori parlamentari in Senato.

Prima di guardare nel dettaglio lo stipendio del coadiutore parlamentare, è opportuno chiarire il suo inquadramento. Innanzitutto, il coadiutore parlamentare è un funzionario pubblico inserito nell’organico della Pubblica Amministrazione, ossia un lavoratore che opera in un ente pubblico, che concorre alla realizzazione delle funzioni dell’amministrazione dello Stato (e in quanto tale reclutato esclusivamente attraverso concorsi pubblici).

Nello specifico l’operatore giudiziario coopera allo svolgimento delle funzioni del Senato. Vediamo ora nel dettaglio cosa fa e quanto guadagna.

Coadiutore parlamentare: funzione, compiti e competenze

Il coadiutore parlamentare si colloca all’interno del personale di ruolo del Senato, reclutato esclusivamente attraverso concorsi pubblici, che si articola nelle cinque seguenti carriere:

  • Consiglieri parlamentari
  • Stenografi parlamentari
  • Segretari parlamentari
  • Coadiutori parlamentari
  • Assistenti parlamentari

Nello specifico il coadiutore parlamentare si occupa di assicurare il pieno funzionamento degli uffici, eseguendo indicazioni impartite sotto la supervisione dei superiori. Le mansioni del coadiutore possono prevedere:

  • l’organizzazione dell’agenda e del lavoro degli Uffici
  • la cura dei rapporti con l’utenza interna e delle relazioni esterne
  • lo svolgimento di ricerche di carattere normativo
  • l’ istruttoria delle pratiche di natura amministrativa e contabile
  • la predisposizione di testi ed elaborati elettronici analitici e di sintesi
  • l’utilizzo di strumenti e tecnologie avanzate
  • la consultazione ed implementazione delle banche dati
  • la classificazione e nell’archiviazione dei documenti e della corrispondenza

I coadiutori parlamentari si occupano di vari aspetti dell’attività dell’Assemblea, delle Commissioni, della Biblioteca e degli Uffici Amministrativi. Tra cui:

  • preparazione delle sedute;
  • registrazione e organizzazione dei disegni di legge, degli emendamenti e di altri documenti;
  • accoglienza delle delegazioni, relazioni con le istituzioni e cerimoniale;
  • predisposizione i testi dei disegni di legge e trasmissione agli altri organi costituzionali;
  • comunicazione di informazioni sull’attività parlamentari e sui lavori del Senato;
  • assistenza durante le visite studentesche;
  • acquisizione e gestione della contabilità dei beni dell’Amministrazione.

Vediamo adesso a quanto ammonta lo stipendio di un coadiutore parlamentare per svolgere i suoi compiti.

Quanto guadagna un coadiutore parlamentare

Un coadiutore parlamentare di fascia economica F1 (come presente nel bando di concorso del Senato) sottoscrive un rapporto di lavoro a tempo pieno e indeterminato, e in quanto tale riceve ovviamente tredicesima e contributi. Il suo stipendio mensile minimo è di 1.726,86 euro, a cui possono essere sommati ovviamente bonus per attività straordinaria.

Va considerato inoltre che lavorando nella pubblica amministrazione si è più agevolati ad acquisire scatti di anzianità e facilitati a procedere per una carriera interna, andando di fatto ad aumentare lo stipendio previsto. Un coadiutore parlamentare che abbia maturato venti anni di anzianità, infatti, percepisce 3.234,83 euro netti.

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