Il sistema finanziario mondiale è a rischio, secondo le sempre più numerose previsioni degli esperti. Ma chi o cosa sta minacciando la stabilità globale?
Il sistema finanziario globale può ritenersi al sicuro?
La risposta a questa domanda è di certo negativa per tutti quegli analisti ed esperti di mercato che hanno già individuato la prossima minaccia all’intero sistema mondiale: la Cina.
A far preoccupare, si legge nelle ultime analisi, è il progetto Belt and Road, iniziativa strategica messa a punto dalla stessa Cina con lo scopo di migliorare i collegamenti e anche la cooperazione in Eurasia.
Perché un progetto dalle così ampie vedute dovrebbe mettere a repentaglio la tenuta del sistema finanziario globale? In una parola: costi. Rafforzare, incrementare e migliorare i collegamenti nell’area è una sfida che richiede contemporaneamente ampi finanziamenti da parte dello Stato, ed eccoci al punto della questione.
Cosa accadrebbe nel caso in cui il progetto avesse ripercussioni negative sul sistema bancario della Cina e, di conseguenza, sull’intero sistema bancario globale?
Cos’è il Belt and Road?
Conosciuto anche con il titolo di Nuova via della seta, il Belt and Road è un progetto di origine cinese che si prefigge l’obiettivo di rafforzare i collegamenti in Eurasia - la zona geografica che, come si evince dalla terminologia utilizzata, comprende sia il continente europeo che quello asiatico.
Tramite il miglioramento delle infrastrutture di trasporto, tramite lo sviluppo dei sistemi logistici e di conseguenza tramite maggiori flussi di investimenti, la Cina spera di promuovere il proprio ruolo economico e commerciale attraverso la Nuova via della seta.
I rischi finanziari del progetto
A preoccupare maggiormente gli analisti è il legame tra il progetto della Cina e il sistema bancario del Paese. Diversi istituti di credito, i migliori di tutto il mondo in realtà, hanno già iniziato a racimolare fondi da dedicare interamente al Belt and Road e tra questi vale la pena di citare la China Construction Bank, la Bank of China, l’Agricultural Bank e la Commercial Bank.
Nonostante l’ottimismo sembri ora circondare il progetto, c’è da notare che in caso di fallimento dello stesso lo Stato si troverebbe a fare i conti con miliardi e miliardi di crediti deteriorati accumulati dalle banche citate.
Le ripercussioni potrebbero così estendersi dal credito cinese a quello mondiale (proprio grazie a quei collegamenti rafforzati con la Nuova via della seta) con conseguenze per la stabilità dell’intero sistema finanziario. Il Belt and Road, infatti, avvicinerebbe e coinvolgerebbe economicamente circa 65 Paesi.
Per dirla con le parole di Xu Chenggang, professore della Cheung School of Business di Pechino, il legame tra il progetto e le istituzioni governative rende la situazione potenzialmente esplosiva.
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