Cina: prezzi di produzione ai massimi dal 2008. Allarme inflazione?

Violetta Silvestri

09/06/2021

09/06/2021 - 10:14

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In Cina è record dei prezzi di produzione, mai così alti dal 2008. Cosa significa per l’inflazione? Sale la pressione sul tema.

Cina: prezzi di produzione ai massimi dal 2008. Allarme inflazione?

Dalla Cina dati importanti sui prezzi di produzione: c’è il boom a maggio, con un aumento record, il più alto dal 2008.

Il risultato di Pechino ha riacceso i riflettori sull’allarme inflazione a livello globale. Sebbene per ora l’aumento dei costi per i consumatori non c’è stato, la pressione sui prezzi si sta surriscaldando.

Cosa succede in Cina con i costi di produzione e quale segnale per l’economia globale?

Cina: corsa record dei prezzi di produzione

L’indice dei prezzi alla produzione cinese è salito del 9% rispetto all’anno precedente, dopo un aumento del 6,8% ad aprile, ha dichiarato mercoledì l’Ufficio nazionale di statistica.

La previsione mediana in un sondaggio di Bloomberg sugli economisti era di un aumento dell’8,5%. I prezzi al consumo sono cresciuti dell’1,3% rispetto a un anno fa, mancando una stima dell’1,6%.

Ciò ha segnato l’aumento più rapido dei costi di produzione dal settembre 2008, quando l’indice è balzato del 9,13%

Perché i costi delle fabbriche volano

Il PPI di Pechino è stato spinto al rialzo dalle materie prime, che costituiscono una parte fondamentale dell’indice. I dati hanno mostrato che i prezzi nell’industria della fusione dei metalli ferrosi sono aumentati del 38% su base annua, mentre quelli per l’estrazione del carbone sono schizzati del 30%.

La forte ripresa industriale della Cina, che ha portato a livelli record di produzione di acciaio, ha alimentato un aumento più ampio dei prezzi delle materie prime, supportato anche dalle aspettative di una ripresa globale e dagli stimoli statunitensi. Ma ora tali incrementi hanno iniziato ad allarmare la potenza asiatica.

L’agenzia di pianificazione economica del Governo cinese il mese scorso ha avvertito di “eccessiva speculazione” nei mercati delle materie prime e ha affermato che avrebbe represso i monopoli e le informazioni false. Il minerale di ferro, che a maggio ha raggiunto il livello più alto di sempre, è crollato alla notizia.

Cosa aspettarsi sui prezzi: allarme inflazione reale?

L’aumento dei prezzi delle materie prime è una preoccupazione particolare per le aziende nel settore dei materiali da costruzione, così come per il ferro e l’acciaio, ha affermato Gan Jie, professore di finanza e direttore accademico Cheung Kong Graduate School of Business di Pechino.

“Queste società sono più pessimiste. Vedono un forte aumento dei costi e pensano che durerà fino alla fine dell’anno”, secondo l’esperto.

L’indagine iniziale condotta a fine marzo e aprile ha rilevato che il sentimento delle imprese è rimasto invariato nel primo trimestre rispetto al trimestre precedente. Tuttavia, lo studio ha rilevato che la percentuale di aziende che riportano un margine di profitto lordo inferiore al 15% è aumentata a circa il 70%.

Di fatto, le fabbriche cinesi stanno affrontando il più grande divario mai registrato tra la velocità con cui stanno aumentando i prezzi alla produzione e i prezzi al consumo.

I costi di vendita ai consumatori privati ​​si mantengono abbastanza stabili, mentre quelli di produzione aumentano vertiginosamente. Ciò riduce la quantità di denaro che i produttori possono guadagnare.

Inoltre, l’allarme inflazione resta elevato. Non c’è ancora una esplosione dei prezzi per i consumatori. Tuttavia, gli analisti ritengono che l’impennata del PPI potrebbe alimentare la pressione dell’inflazione globale, date le quote significative della Cina nel commercio globale”

Gli scenari restano tutti aperti, con banche centrali nel mirino degli investitori.

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