Cina: quale futuro dopo il Congresso e quali ripercussioni sull’economia mondiale?

C. G.

18 Ottobre 2017 - 14:34

Witold Bahrke, macro strategist di Nordea AM, si interroga sul futuro politico e finanziario della Cina dopo il Congresso oggi inaugurato.

Cina: quale futuro dopo il Congresso e quali ripercussioni sull’economia mondiale?

Il 19° Congresso del Partito Comunista Cinese è ufficialmente iniziato.

Witold Bahrke, macro strategist di Nordea AM, si è interrogato circa le possibili ripercussioni dell’evento sul futuro della Cina, paese ancora alle prese con numerose e imponenti sfide strutturali.

Come Bahrke ha fatto notare, il Congresso ha ufficialmente aperto le porte al secondo mandato di Xi; esso, tuttavia, sarà anche interpretato come un vero e proprio momento epocale, una svolta per la Cina soprattutto dal punto di vista politico.

I lavori si concluderanno il prossimo 24 ottobre e alzeranno il velo sulla nuova classe dirigente del Dragone: come lo strategist di Nordea AM ha ribadito, più del 60% del Comitato Centrale del Partito Comunista Cinese ruoterà, e probabilmente, 5 dei 7 membri del Comitato permanente dell’ufficio politico del PCC si ritireranno.

Tutto ciò permetterà a Xi di rafforzare (ancora) il potere nelle sue mani, ma soprattutto la presenza dei suoi sostenitori all’interno dei corridoi politici.

Catartico: così Bahrke descrive l’attuale momento vissuto dalla Cina. Se è vero che il secondo mandato è in genere caratterizzato da cambiamenti ancor più evidenti del precedente, è altrettanto vero che il Dragone sta oggi fronteggiando sfide strutturali degne di questo nome: la crescita del debito e il rischio di rimanere stretta nella trappola del reddito medio (rallentamento della crescita e stagnazione del livello di debito medio).

Gli effetti del rimpasto in Cina, fa notare Bahrke, non saranno comunque visibili prima dell’Assemblea Nazionale del Popolo che si terrà a marzo 2018.

Una view sui mercati

Se fino a questo momento gli appuntamenti del Congresso cinese non hanno avuto particolari impatti sui mercati, ci si chiede perché il 19° appuntamento dovrebbe essere diverso.

A rispondere ancora una volta lo strategist di Nordea AM, il quale ha sottolineato come la ripresa economica globale sia stata trainata proprio dalla Cina. E proprio da questa dipenderà il futuro andamento del ciclo economico mondiale.

L’impatto, da questo punto di vista, sarà osservabile solo all’inizio del prossimo anno mentre nel frattempo, sottolinea Bahrke, la leadership darà probabilmente più peso alla stabilità finanziaria e sociale e non alle riforme di lungo termine.

“Le passività della Cina continueranno a crescere, con una composizione diversa, e la crescita a rallentare.”

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