Azionario, Cina: crollo settimanale del 10%, accuse di manipolazione sul mercato

Marta Ruggiero

03/07/2015

Il mercato azionario in Cina prosegue la sua discesa: -10% in settimana, in perdita di quasi il 30% dalla metà di giugno. Arrivano le accusa di manipolazione sul mercato dalla CSRC.

Azionario, Cina: crollo settimanale del 10%, accuse di manipolazione sul mercato

Il mercato azionario in Cina continua a scendere. Le perdite per questa settimana superano il 10%, raggiungendo un crollo di quasi il 30% dalla metà di giugno.

Mentre Pechino cerca di scongiurare un incidente in piena regola, la CSRC - China Securities Regulatory Commission - ha aperto un’indagine su una sospetta manipolazione nel mercato azionario cinese, annunciando l’arrivo di una serie di misure volte a contenere un crollo ancora più ampio.

Dopo la chiusura del mercato dell’ultima sessione della settimana, un portavoce della CSRC ha detto che la Cina avrebbe tagliato le offerte pubbliche iniziali e gli aumenti di capitale, e stimolato gli investitori a lungo termine ad entrare nel mercato azionario per contribuire alla stabilizzazione dei prezzi.

Ha inoltre riferito che la concessione dei margini della Cina agli intermediari - che rendono disponibili i prestiti per investire all’interno del mercato azionario - aumenterebbe il capitale di base da 24 miliardi a 100 miliardi di yuan.

Nonostante le nuove misure in atto dalla scorsa settimana - che vedono provvedimenti come il taglio dei tassi di interesse e l’allentamento delle regole sui margini dei prestiti - queste non sono riuscite ad arrestare il sell-off.

"Il governo deve salvare il mercato, non con parole vuote, ma con argento e oro reali. Un crollo del mercato danneggerebbe i consumi, le aziende e le banche. Per non parlare dell’instabilità sociale."

ha dichiarato Fu Xuejun, della Huarong Securities Co.

"Siamo di fronte ad un disastro. In quale altro modo lo si potrebbe definire?"

L’indice CSI300 delle maggiori società quotate a Shanghai e Shenzhen è sceso del 5,4%, per chiudere a 3,885.92. L’indice Shanghai Composite (SSEC), invece, è arrivato al 5,8% e ha chiuso a 3,686.92 punti.
Nell’arco della settimana hanno perso, rispettivamente, il 10,4% e il 12,1%.

L’Hang Seng index (HSI) di Hong Kong ha perso lo 0.8% a 26,064.11 punti.

Le azioni cinesi avevano più che raddoppiato tra novembre e la metà di giugno, fenomeno alimentato in gran parte dai piccoli investitori che hanno preso in prestito grandi quantità di denaro per investire in borsa.

Secondo gli analisti di Barclays:

"Questo sta andando contro uno scenario di crescita economica che continua ad andare a rilento, come dimostrano i dati sul settore manifatturiero di questa settimana"

La Cina, in una prospettiva del genere, rimane una variabile incerta.

Il China Daily, venerdì, ha riferito che la CSRC sta indagando sugli investitori che hanno usato indici di borsa per scommettere sul crollo dei prezzi.
Fonti dirette hanno detto a Reuters che la CFFEX - Cina Financial Futures Exchange - ha sospeso 19 conti in un solo mese.

La maggior parte del crollo del mercato azionario cinese è stato guidato dai margin call, quando una società di intermediazione - che estende l’accesso al credito ai propri clienti per comprare delle azioni - richiede del denaro aggiuntivo a causa del crollo dei prezzi.

Se questi margin call continuano, potrebbero avere effetto anche su altri mercati dato che gli investitori avranno bisogno di liquidità.

"Alcuni Fondi hanno chiuso le loro posizioni sul rame per inviare fondi in Cina, per rispettare i pagamenti sui margini sull’azionario cinese"

ha detto un broker di Hong Kong.

Herald van der Linde, della HSBC, ha rivelato che ci sono alcuni segnali secondo cui delle quantità di denaro sono state ritirate dall’azionario cinese e riversate su altri asset, con un relativo rialzo sulle transazioni di beni materiali.

Pechino, dal week-end scorso, sta lottando per trovare il modo di ripristinare i mercati azionari e alimentare la fiducia ormai persa.
Finora, una politica monetaria di allentamento, un investimento più significativo sui fondi pensione e una riduzione dei costi di transazione non sono riusciti ad arginare il crollo.

La CSRC ha alleggerito le regole in merito all’utilizzo di denaro preso in prestito per speculare sui mercati azionari, lasciando i broker liberi di impostare il proprio livello di tolleranza per le chiamate di margine e permettendo il rollover dei contratti di prestito .

Inoltre, verrà rafforzato il controllo dei mercati per proteggere gli investitori contro le possibili truffe nella vendita di prodotti di investimento.

La Cina renderà pubblici i dati relativi al PIL del primo trimestre il 15 luglio, e molti economisti si aspettano valori al di sotto del 7%, il risultato più debole dalla crisi finanziaria globale del 2008.

Accesso completo a tutti gli articoli di Money.it

A partire da
€ 9.90 al mese

Abbonati ora

Iscriviti a Money.it