Chi è Gianni Pittella, il candidato sconfitto alla presidenza del Parlamento Europeo

Marco Frattaruolo

17 Gennaio 2017 - 21:31

Gianni Pittella, candidato del gruppo dei Socialisti e Democratici uscito sconfitto dalle elezioni per la presidenza del Parlamento Europeo. Vediamo chi è.

Chi è Gianni Pittella, il candidato sconfitto alla presidenza del Parlamento Europeo

Gianni Pittella è stato il candidato proposto dal gruppo dei Socialisti e Democratici per il ruolo di presidente del Parlamento Europeo, uscito sconfitto dalla consultazione tenutasi il 17 gennaio 2017 a Bruxelles - che vedono vincitore un altro italiano, Antonio Tajani.

Il candidato del gruppo dei Socialisti e Democratici è infatti stato battuto dal connazionale Antonio Tajani, candidato del Partito Popolare Europeo e del gruppo Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l’Europa. Quest’ultimi hanno virato sulla candidatura di Tajani solo a pochissime ore dal voto, quando il loro candidato di riferimento Guy Verhofstadt ha annunciato di rinunciare alla propria candidatura.

Di seguito vediamo chi è Gianni Pittella, il candidato alla presidenza del Parlamento Europeo uscito sconfitto dalle consultazione del 17 gennaio 2017.

Chi è Gianni Pittella, candidato alla presidenza del Parlamento Europeo

Giovanni Saverio Furio Pittella, detto Gianni, nasce a Lauria piccolo comune di Potenza (Basilicata) il 19 dicembre 1958. Sin da giovanissimo cerca di seguire le orme del padre, l’ex senatore per il Partito Socialista Italiano dal 1972 al 1983 Domenico Pittella. Lauterato in medicina e chirurgia Gianni Pittella viene eletto consigliere comunale di Lauria nel 1979, mentre nel 1980, dopo l’esperienza da segretario regionale del Movimento Giovanile Socialista, passa ad essere consigliere e assessore della Regione Basilicata.

Nel 1994 Pittella si candida nelle liste del Partito Socialista Italiano alle elezioni europee ma risulta il primo dei non eletti nella ciroscrizione meridionale. in seguito allo scioglimento del Partito Socialista Italiano, nel 1995 entra a far parte di Federazione Laburista, partito fondato da Valdo Spini.

Nel 1996 Pittella viene eletto alla Camera dei Deputati tra le fila dell’Ulivo, dopo aver avuto la meglio, nel collegio uninominale di Lauria, sul candidato del Polo per le Libertà col 55,6% delle preferenze. Nel 1999, in seguito all’elezione nel Parlamento Europeo, si dimette dal ruolo di deputato nazionale.

Riconfermato deputato europeo per tre legislature consecutive (2004, 2009, e 2014 quest’ultima nelle fila del Partito Democratico), Pittella ha ricoperto numerosi incarichi sia all’interno del gruppo politico di appartenenza, l’S&D, inizialmente come capo della delegazione italiana poi come presidente, che all’interno del Parlamento Europeo nel ruolo di vice-presidente (2009-2014) e di Presidente nel 2014.

Nel corso della sua attività da parlamentare a Bruxelles Gianni Pittella si è battuto in particolare per l’unificazione politica degli stati membri dell’Unione Europea, con il fine di mettere in pratica il progetto dei cosiddetti Stati Uniti d’Europa, e per mettere fine alle disuguaglianze all’interno dei confine dell’UE attraverso il sostegno alla crescita e all’occupazione.

Attualmente, oltre ad essere presidente del Gruppo S&D, Gianni Pittella è membro della Conferenza dei presidenti e della Delegazione all’Assemblea parlamentare euro-latinoamericana.

Gianni Pittela: il discorso di candidatura alla presidenza del Parlamento Europeo

Nel suo discorso di candidatura alla presidenza del Parlamento Europeo, Gianni Pittella aveva annunciato che qualunque fosse stato il risultato delle votazioni non ci sarebbe mai più stata "una grande coalizione, un’intesa privilegiata tra i grandi gruppi (PPE e S&D ndr)". Il candidato S&D, scegliendo la strada della divisione, aveva così affermato la necessità di "chiarezza, perché mai come ora c’è bisogno delle nostre democrazie in Europa e una dialettica limpida e civile tra idee e visioni differenti".

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