Da quest’anno la certificazione unica dovrà essere presentata anche per i lavoratori autonomi: come compilare il modello e quali dati inserire? Ecco la guida
Il 2015 segna il passaggio dal CUD alla CU. La nuova certificazione unica, dovrà essere presentata non solo dai lavoratori dipendenti, ma anche dai lavoratori autonomi, dai percettori di provvigioni e di alcuni redditi diversi. Peccato che l’estensione non tenga conto del fatto che queste categorie utilizzino già il Modello 770. A conti fatti dunque, sembra che i contribuenti debbano dichiarare due volte la stessa cosa. L’unico risultato è quello di anticipare la comunicazione delle informazioni di qualche mese, complicando la vita di determinati soggetti che ad oggi non vivono certo una situazione facile (superfluo parlare dei problemi che oggi affliggono le Partite IVA).
In tutto ciò gli adempimenti per le aziende che usufruiscono di queste categorie crescono a dismisura.
Come annunciato l’anno scorso il passaggio dal CUD alla CU doveva servire a semplificare la gestione fiscale di determinati soggetti, ma a conti fatti, sta avvenendo l’esatto contrario.
Detto ciò cerchiamo di capire quali sono le regole per i lavoratori autonomi e come compilare il modello della Certificazione Unica.
Cu 2015, lavoratori autonomi: come funziona?
A partire dal 2015 la Certificazione Unica dovrà essere rilasciata anche ai lavoratori autonomi allo scopo di certificare i redditi percepiti nel 2014.
Il modello dovrà essere compilato dalle società che, lo scorso anno, hanno usufruito delle prestazioni di professionisti a Partita IVA e di collaboratori occasionali, a progetto. ecc.
Le aziende si configurando dunque come veri e propri "datori di lavoro" del lavoratore autonomo e fiscalmente diventano sostituti d’imposta. Entro il 28 febbraio dovranno dunque consegnare la CU2015 al lavoratore, mentre entro il 9 marzo dovranno presentare la certificazione all’Agenzia delle Entrate.
CU 2015: cosa cambia per i lavoratori autonomi?
L’estensione dell’ambito di applicazione della certificazione unica ai lavoratori autonomi, implica che a dover presentae siano i sostituti d’imposta che hanno usufruito di un’attività intellettuale, artistica e non piccoli imprenditori, da parte di un professionista esterno , con lavoro proprio e senza vincoli di subordinazione. Vengono inclusi dunque:
- la collaborazione parasubordinata,
- il lavoro autonomo occasionale,
- i professionisti con Partita IVA,
- il contratto a progetto
- gli studi associati intesi come collaborazione tra professionisti iscritti agli albi professionali.
Dal 2015 questi soggetti riceveranno dai loro "datori di lavoro" la certificazione unica dei redditi.
CU 2015: cosa cambia per le aziende?
Per quanto riguarda le aziende che si avvalgono della collaborazione di lavoratori autonomi esterni, gli adempimenti si moltiplicano. Fino ad oggi infatti, un’impresa che usufruiva di consulenze esterne da parte di professionisti a Partita IVA; aveva l’obbligo di certificare solo il compenso erogato, mentre il professionista doveva inserire il corrispettivo all’interno della dicharazione dei redditi.
Con le nuove regole, l’impresa si trasforma in "datore di lavoro" del suddetto professionista e ha dunque l’obbligo di inoltrare la certificazione Unica all’Agenzia delle Entrate.
CU 2015, lavoratori autonomi: la compilazione del modello
Il modello CU2015 ha subito ingenti modifiche. Al suo interno è stata aggiunta anche una nuova sezione per la certificazione del lavoro autonomo, delle provvigioni, e dei redditi diversi. La compilazione sarà di pertinenza dell’azienda che avrà l’obbligo di dichiarare i compensi versati, indicando i seguenti dati:
- Compensi lordi corrisposti al lavoratore autonomo distinguendo tra somme non soggette a ritenuta, imponibili, le ritenute operate in acconto e a titolo di imposta, le addizionali regionali e comunali.
- Contributi previdenziali dei lavoratori autonomi che sono a carico di chi ha richiesto la prestazione, o la collaborazione, e pagato i corrispettivi. In questa sezione va indicata anche la quota dei contributi a carico del lavoratore autonomo.
- Dati su rimborsi spesa e ritenute restituite.
- Compensi corrisposti al lavoratore autonomo in caso fallimento indicando le somme erogate prima del fallimento aziendale, oppure, le somme corrisposte dal curatore fallimentare o dal commissario, a seguito di liquidazione coatta amministrata.
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