Cartelle esattoriali: il Codacons chiede un condono per le più vecchie

Vittoria Patanè

17 Gennaio 2014 - 15:09

Equitalia recapita una multa dopo 9 anni. L’Associazione insorge e chiede un condono

Cartelle esattoriali: il Codacons chiede un condono per le più vecchie

Il Codacons chiede un condono per le vecchie cartelle esattoriali. La decisione fa notizia, perché l’Associazione, da sempre contraria questo tipo di iniziative, stavolta sembra aver cambiato idea.

Il motivo è semplice: le cartelle che arrivano dopo troppi anni dall’infrazione commessa, privano il cittadino del diritto alla difesa sancito dall’ Art. 24 della Costituzione Italiana, producendo un’ ingiustizia maggiore rispetto alla pena commessa.

Il caso

Una signora milanese di nome Laura Golo, il 4 ottobre del 2004 aveva ricevuto due multe, di 50 euro l’una, per aver portato a spasso il proprio cane senza guinzaglio e perché priva del sacchetto per la raccolta dei bisogni dell’animale, violando quindi sia il regolamento dell’igiene che quello sul decoro urbano.

Lo scorso 10 dicembre, Equitalia ha recapitato, dopo ben 9 anni, alla signora una cartella esattoriale di importo pari a 357,91 per mancato pagamento di entrambe le multe. L’importo risulta così suddiviso:

  • 152,47 euro per il guinzaglio,
  • 199,56 per il sacchetto,
  • 5,88 di diritti di notifica.

La cartella dovrà essere pagata entro 60 giorni dalla data di ricezione, in un’unica tranches. Una prescrizione interrotta nel 2009, 4 anni fa, con una letterina.

Il parere del Codacons

Ecco come l’Associazione dei Consumatori ha commentato la vicenda:

Una vergogna che dopo 9 anni le multe non siano prescritte. Non è possibile che al cittadino giunga una cartella esattoriale dopo così tanto tempo dal fatto. Non importa se è effettivamente un trasgressore oppure no. Ricevere una cartella dopo 9 anni vuol dire veder violato il proprio diritto alla difesa e far venir meno il principio cardine della certezza del diritto”

E ancora:

Il cittadino non può essere costretto a tenere per anni le ricevute dei pagamenti di multe, bolli auto, tassa rifiuti …., tanto più visto che c’è l’inversione dell’onere della prova e sta al cittadino dimostrare di aver pagato. Sono migliaia ogni anno i casi di persone costrette a versare due volte la stessa tassa solo perché non sono in grado, a distanza di anni, di provare la loro innocenza e, quindi, ci rimettono solo per l’inefficienza della pubblica amministrazione che manda avvisi a casaccio, anche a persone perfettamente in regola, solo perché non si ritrovano con le loro banche dati (un classico le regioni che chiedono conto del pagamento del bollo auto)”

Insomma secondo il Codacons, le multe vanno pagate, ma recapitarle dopo così tanti anni rappresenta un abuso che viola il diritto alla difesa dei cittadini.

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