Sarà possibile tornare a pagare a rate i debiti con Equitalia anche per i contribuenti decaduti dal beneficio del pagamento rateale per aver saltato troppe scadenze. Ecco come funziona la procedura.
Per effetto dell’approvazione definitiva e della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Milleproroghe (DL 192/2014), avvenuta lo scorso 28 Febbraio, sarà possibile pagare a rate le cartelle esattoriali inviate da Equitalia anche per quei contribuenti che, dopo aver ottenuto la possibilità di rateizzare il proprio debito erano decaduti dal beneficio per non aver rispettato le scadenze previste e per non aver pagato puntualmente le rate dovute nel 2014.
Vi sono però specifiche deroghe alla disciplina generale della rateazione delle cartelle esattoriali che i contribuenti che rientrano in questo caso devono tener presenti qualora decidano di sfruttare questa nuova opportunità.
Contribuenti interessati
La possibilità di richiedere un nuovo piano di rateazione delle cartelle esattoriali di Equitalia è prevista per i contribuenti che, già interessati a un piano di rateazione nel 2014 erano decaduti dal beneficio, alla data del 31 Dicembre 2014, per non aver pagato più di otto rate tra quelle previste dal vecchio piano di rateazione.
Casi di esclusione
La domanda di riammissione alla rateazione non può essere presentata da quei contribuenti che, pur decaduti dal beneficio della prima rateazione alla data del 31 Dicembre 2014, hanno già segnalato a un agente di riscossione di Equitalia la disponibilità di un credito nei confronti della Pubblica Amministrazione superiore ai 10000 euro.
Casi di decadenza
Qualora il contribuente venga riammesso a un nuovo piano di rateizzazione decadrà dal rinnovato beneficio nel caso in cui si configuri il mancato pagamento di due rate anche non consecutive tra quelle previste dal nuovo piano (prima la decadenza scattava quando non venivano pagate più di 8 rate).
Tipologia della rateizzazione
Il nuovo piano di rateizzazione potrà estendersi fino a un massimo di 72 rate mensili (6 anni) e non sarà in alcun modo prorogabile, neanche in caso di grave e comprovata difficoltà economica.
Se il contribuente viene riammesso al beneficio di una seconda rateizzazione del debito contratto con Equitalia, l’Agenzia Fiscale evita azioni esecutive, come eventuali pignoramenti di immobili o espropriazioni di beni nei confronti del contribuente.
Se in passato sono state messe in atto misure cautelari o esecutive queste ultime non vengono però annullate, anche nel caso in cui la procedura di espropriazione venga di fatto bloccata e non possa proseguire.
Presentazione della domanda
Equitalia ha pubblicato sul proprio sito un nuovo modello per la richiesta di ammissione a un nuovo piano di rateazione. Il modello è scaricabile anche cliccando sull’icona presente qui sotto e deve essere presentato, dopo adeguata compilazione, presso gli sportelli dell’Agenzia fiscale.
Grande soddisfazione è stata espressa, per il provvedimento, dall’amministratore delegato di Equitalia Benedetto Mineo che ha dichiarato:
"La riapertura delle rateizzazioni rappresenta un’importante occasione per le imprese e per i cittadini più colpiti dalla crisi economica. Grazie a questo provvedimento i contribuenti possono usufruire di nuove condizioni favorevoli per regolarizzare i pagamenti e allo stesso tempo viene agevolato il recupero degli importi dovuti allo Stato e ai vari enti pubblici creditori"
Metà delle riscossioni di Equitalia avviene, infatti, attraverso il pagamento a rate per il quale, nei primi due mesi del 2015 sono pervenute circa 20000 nuove richieste a settimana.
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