Presa Diretta, replica lunedì 23 gennaio in streaming: ecco come rivedere il servizio Caos Scuola in cui vengono messi alla luce gli errori del MIUR dell’ultimo anno e mezzo.
Presa Diretta, ecco come rivedere il servizio “Caos Scuola” andato in onda nel corso della puntata di lunedì 23 gennaio.
Altro che “Buona Scuola”, quello a cui stiamo assistendo per l’a.s. 2016/2017 è un vero e proprio caos. Infatti, come testimoniato dal servizio “Caos Scuola” di Presa Diretta, anche quest’anno, nonostante il piano assunzioni previsto dalla Buona Scuola, sono rimaste scoperte diverse cattedre tra cui anche per il sostegno.
Se vi siete persi il servizio di Presa Diretta, con le diverse testimonianze da parte di genitori e insegnanti, di seguito trovate il link con il video per vederlo in streaming.
Prima però vediamo di cosa si è parlato nel corso dell’ultima puntata di Presa Diretta, andata in onda su Rai 3 lunedì 23 gennaio, e quali sono stati gli errori del Miur che hanno portato all’attuale caos nel sistema scolastico italiano.
“Caos Scuola”, Presa Diretta: mancano gli insegnanti di sostegno
Nella prima parte del servizio di Presa Diretta sono stati messi alla luce i problemi riguardanti il sostegno.
Diverse mamme hanno protestato per la mancanza dei docenti di sostegno. A causa di questa precarietà ai bambini in difficoltà non vengono dedicate le ore sufficienti per permettere loro di integrarsi nel sistema scolastico e di apprendere.
Ed è per questo che molti genitori hanno fatto ricorso chiedendo un aiuto maggiore per i propri figli. Alcuni l’hanno già vinto, mentre altri lo faranno presto; infatti, la Corte Costituzionale con la sentenza n°80 del 2010 ha dichiarato che il diritto all’istruzione per i bambini diversamente abili è fuori dal bilancio.
“Al Ministero non costa di più pagare le spese legali, o i risarcimenti ai genitori, piuttosto che assumere degli insegnanti di sostegno?” Così Domenico Montuori, coordinatore delle scuole elementari di Roma, è intervenuto a Presa Diretta ricordando come nelle scuole della Capitale manchi almeno il 50% degli insegnanti di sostegno.
Ma come ben sappiamo non sono solamente gli insegnanti di sostegno a mancare nelle scuole.
“Caos Scuola”, Presa Diretta: troppi supplenti, così non c’è continuità didattica
Il 2016 è stato l’anno delle assunzioni nella scuola, poiché c’è stato il piano straordinario che ha stabilizzato diversi insegnanti.
Tuttavia, anche per l’a.s. 2016/2017 diverse scuole hanno dovuto assumere dei supplenti per le cattedre rimaste scoperte; come è possibile?
La causa del problema è da attribuire alla mobilità, o meglio all’algoritmo utilizzato per le operazioni. Infatti, per colpa di questa formula (da molti definita sbagliata) diversi insegnanti del Sud Italia sono stati costretti a trasferirsi al Nord per ottenere una cattedra di ruolo.
Il 70% di questi, però, è rientrato nella zona di appartenenza grazie alle assegnazioni provvisorie, previste dalla Puglisi con un emendamento ad hoc.
Ed è per questo che al Nord sono rimaste scoperte diverse cattedre e si è dovuto ricorrere alle supplenze. A tal proposito fa riflettere una parte del servizio di Presa Diretta in cui si vedono più di 2.500 supplenti in un palazzetto dello sport chiamati per firmare il loro ennesimo contratto a tempo determinato.
E pensare che l’algoritmo incriminato, di cui il MIUR si rifiuta di svelare la formula, è costato 400 mila euro. Secondo le stime dei sindacati gli errori fatti nelle operazioni di mobilità sarebbero circa 7.000: un numero elevato se consideriamo che questo è stato realizzato da una collaborazione tra HP e Finmeccanica che si sono aggiudicate l’appalto per la gestione dei sistemi informatici del Ministero dell’Istruzione per un importo complessivo che supera i 100 milioni di euro.
“Noi vogliamo essere di ruolo nelle nostre province”, dichiarano gli insegnanti appena stabilizzati.
Ma tra i problemi della scuola italiana non manca quello dei precari: infatti, nonostante il Governo abbia promesso in più di un’occasione lo svuotamento e la chiusura delle Graduatorie ad Esaurimento, questo non si è ancora realizzato. Tant’è che ad oggi circa 45.000 docenti precari, alcuni dei quali insegnano nelle scuole da più di 20 anni, si trovano ancora nelle GaE.
Insomma, gli errori del Miur in questi ultimi due anni sono stati diversi e lo stesso Renzi non si è mai nascosto riguardo alle mancanze dell’amministrazione. Durante la conferenza stampa dei suoi 1000 giorni, infatti, Renzi dichiarò:
Mi chiedo come sia possibile che nonostante i 3 miliardi di euro investiti nella scuola siamo ancora attaccati da tutti. Non possiamo dare sempre le colpe agli altri.
Ed è per questo motivo che probabilmente che il Ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, è stato l’unico a non essere confermato dall’attuale Governo Gentiloni.
Adesso però la Scuola italiana necessita di una svolta, con la speranza che situazioni come quelle mostrate dal servizio di Presa Diretta non si verifichino più.
Presa Diretta, replica 23 gennaio 2017: come rivedere il servizio “Caos Scuola”?
Se vi siete persi il servizio di Presa Diretta andato in onda nella serata di ieri non temete perché sul servizio on demand Rai Play è disponibile il link con la replica della puntata.
Per rivedere il servizio cliccate su questo link e selezionate nella parte destra dello schermo in cui c’è scritto “21:37, Caos Scuola”. In questo modo potrete passare direttamente alla parte che vi interessa senza dover rivedere tutti i servizi di Presa Diretta.
© RIPRODUZIONE RISERVATA