Canada, stato d’emergenza a Ottawa dopo l’assedio dei camionisti no vax: cosa sta succedendo

Stefano Rizzuti

7 Febbraio 2022 - 15:06

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Continuano le proteste dei camionisti contro l’obbligo di vaccino in Canada: Ottawa presa d’assalto, il sindaco dichiara lo stato d’emergenza. Ecco cosa sta succedendo.

Canada, stato d’emergenza a Ottawa dopo l’assedio dei camionisti no vax: cosa sta succedendo

Continuano le proteste dei no vax in Canada e sono ancora prese d’assalto alcune delle principali città del Paese. Tanto che a Ottawa il sindaco, Jim Watson, ha proclamato lo stato d’emergenza nella speranza che anche il governo possa intervenire per mettere fine alle proteste.

Il centro città è ormai paralizzato da giorni per la protesta dei camionisti - il cosiddetto Freedom Convoy - contro le restrizioni anti-Covid introdotte nel Paese e, soprattutto, contro l’obbligo di vaccino per chi trasporta merci dagli Usa al Canada. Vediamo cosa sta succedendo a Ottawa e in tutto il Paese.

Canada, a Ottawa dichiarato lo stato d’emergenza

Il sindaco di Ottawa chiede l’aiuto del governo centrale. L’obiettivo è che con lo stato di emergenza possa esserci un intervento più deciso da parte dell’esecutivo. Inoltre con l’emergenza viene reso possibile, attraverso modalità alternative, l’acquisto di prodotti di prima necessità e utili a chi lavora in prima linea.

Il sindaco Watson parla alla radio canadese Cfra e spiega che i manifestantisi stanno comportando in modo sempre più insensibile”, per esempio suonando di continuo i clacson e accendendo fuochi d’artificio per strada, disturbando così la popolazione.

Dobbiamo riavere la nostra città”, è il messaggio che lancia il sindaco invocando lo stato d’emergenza. Finora il governo ha escluso di ricorrere all’esercito per sgomberare i manifestanti, anche se non è detto che non possa cambiare qualcosa con la proclamazione dell’emergenza.

Le proteste dei camionisti contro le misure Covid

Nel fine settimana sono tornati per le strade di Ottawa migliaia di manifestanti, che si aggiungono al centinaio già rimasto dallo scorso weekend. Tra suoni del clacson e interruzioni del traffico la polizia parla di un vero e proprio assedio.

Le proteste sono nate dalla decisione del governo di imporre il vaccino a chi trasporta merci dall’Usa al Canada. Poi si sono allargate contro tutte le misure per contenere la pandemia, arrivando alla richiesta di dimissioni per il governo guidato da Justin Trudeau.

Secondo il Canadian anti-hate network, che studia i movimenti estremisti, ci sono legami tra gli organizzatori di questo movimento e l’estrema destra nordamericana. Le proteste vengono sostenute anche da alcuni esponenti repubblicani Usa, come l’ex presidente Donald Trump che attacca Trudeau definendolo un “pazzo di estrema sinistra”.

Le proteste sono state portate avanti anche in altre città. A Toronto, per esempio, la polizia ha istituito dei posti di blocco in centro per evitare che i manifestanti potessero avvicinarsi al Consiglio provinciale e ai principali ospedali della zona. Allo stesso tempo non mancano le contro-proteste di chi chiede ai manifestanti di liberare le strade di Ottawa. Ma i camionisti tirano dritto e annunciano che proseguiranno con le proteste fino a che non verranno rimosse tutte le restrizioni anti-Covid.

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