Le campagne vaccinali gioveranno a settori specifici dei mercati azionari?

Redazione

06/05/2021

16/05/2022 - 11:44

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Le campagne vaccinali gioveranno ad alcuni settori specifici dei mercati azionari? Andiamolo a scoprire di seguito!

Le campagne vaccinali gioveranno a settori specifici dei mercati azionari?

I mercati azionari hanno chiuso il 2020 portando i rendimenti per l’intero anno al 6,3%, grazie a un rendimento del 9,2% nel quarto trimestre e del 49,5% dal 23 marzo. È probabile che la fase rialzista continui a rafforzarsi nel 2021, alimentata dal crescente ottimismo, dalla diffusione della normalizzazione economica e in ultima analisi da un quadro politico più sereno. A giudizio degli analisti, i rendimenti non saranno però molto elevati. Secondo alcuni, le campagne vaccinali su ampia scala favoriranno i settori orientati al valore, quali energia e prodotti industriali, come se si trattasse di una normale fase rialzista iniziale. Riteniamo che sia errato presumere che si tratti dell’inizio di una fase rialzista. Le azioni sembrano invece comportarsi come se questa fosse una esuberante fase avanzata del periodo rialzista iniziato nel 2009. Siamo pertanto convinti che nel 2021 saranno le azioni orientate alla crescita, non al valore, a trascinare il mercato.

Fisher Investments Italia ha creato una guida per analizzare le prospettive per il mercato azionario che aiuta a prendere decisioni informate.

I mercati azionari si comportano come se la fase ribassista del 2020 fosse stata una correzione estremamente amplificata di una fase rialzista. I titoli orientati alla crescita hanno dettato il passo prima, durante e dopo la flessione, una caratteristica tipica delle fasi rialziste avanzate. Fisher Investments Italia ritiene che ora non sia il momento di uscire dal mercato perché è in atto quella che spesso si configura come una delle più lunghe fasi rialziste. Abbandonare il terreno di gioco nella fase finale del boom mette potenzialmente a rischio i tuoi obiettivi finanziari.

Il calo registrato in febbraio-marzo 2020 è configurabile come una correzione estremamente amplificata. A differenza delle fasi ribassiste precedenti, non ha registrato lenti movimenti laterali (top): il panico assoluto ha invece provocato un crollo marcato e repentino, durato poche settimane, causato dalle chiusure delle attività imposte dai governi allo scopo di contenere la pandemia di COVID-19. Per contro, le normali recessioni si sviluppano quando le circostanze costringono l’economia a eliminare gli eccessi in precedenza creati, ma in quest’occasione non vi erano eccessi da correggere.

In molte parti del mondo il segmento manifatturiero ha già registrato una ripresa. Le imprese di servizi non sono ancora ai livelli pre-pandemia, ma ciò è imputabile ai lockdown permanenti e non rientra nell’ambito di un normale ciclo economico. L’economia globale gode comunque di una solute decisamente migliore di quanto si pensi e i volumi degli scambi commerciali mondiali sono prossimi ai livelli pre-pandemia.

L’azionario cinese è stato uno dei mercati più brillanti lo scorso anno. Ciò dimostra che il mondo è in grado di riprendersi rapidamente, sebbene la Cina preveda una crescita più lenta dopo il rimbalzo iniziale.

Per quanto riguarda gli Stati Uniti, i rendimenti saranno probabilmente più elevati nel terzo e quarto anno del mandato Democratico. Ciò è dovuto alle elezioni di medio termine, a conclusione del secondo anno, perché - sapendo che il Congresso potrebbe contrastare il loro programma - i presidenti tendono di norma a concentrare le leggi nei primi anni. Di conseguenza, i rendimenti sono molto più variabili in tale fase, con rendimenti mediani inferiori.

Il 2021 è un anno in cui è necessario restare equilibrati, evitando di uscire prematuramente dall’azionario. Allo scopo di conseguire gli obiettivi d’investimento desiderati, bisogna mantenere disciplina e diversificazione.

Investire nei mercati finanziari comporta il rischio di perdita e non è possibile garantire che il capitale investito, in tutto o in parte, possa essere rimborsato. Le performance passate non garantiscono, né sono indicatori affidabili di performance future. Il valore degli investimenti, e i relativi rendimenti, sono soggetti alle fluttuazioni dei mercati azionari mondiali e dei tassi di cambio internazionali.

Fisher Investments Italia è la denominazione commerciale utilizzata dalla succursale di Fisher Investments Ireland Limited operante in Italia (“Fisher Investments Italia”). Fisher Investments Italia è iscritta con il n° 182 nell’“Elenco delle Imprese di Investimento autorizzate in altri Stati UE con succursale in Italia”, tenuto dalla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (“Consob”), e al Registro delle Imprese di Parma (numero di iscrizione e codice fiscale: 97838750152; partita IVA: 02903080345; numero REA: PR-276048).

Il presente documento contiene le opinioni generali di Fisher Investments Italia e Fisher Investments Europe e non deve essere considerato alla stregua di una consulenza personalizzata in materia di investimento o di natura fiscale, né tantomeno come un riflesso delle performance dei clienti. Non è possibile garantire che Fisher Investments Italia Fisher Investments Europe manterrà queste opinioni, che potrebbero cambiare in qualsiasi momento in base a nuove informazioni, analisi o riconsiderazioni. Nulla nel presente deve essere inteso come una raccomandazione o una previsione delle condizioni di mercato. Al contrario, è da intendersi come l’illustrazione di una tesi. Le condizioni di mercato attuali e quelle future potrebbero presentare numerose differenze rispetto a quelle qui illustrate. Inoltre, non si forniscono garanzie in merito all’accuratezza delle ipotesi formulate negli esempi qui presenti. L’investimento nei mercati finanziari comporta il rischio di perdita e non è possibile garantire il rimborso totale o parziale del capitale investito. Le performance passate non sono una garanzia né un indicatore affidabile di performance future. Il valore degli investimenti e i relativi rendimenti sono soggetti alle fluttuazioni dei mercati finanziari mondiali e dei tassi di cambio internazionali.

In collaborazione con Fisher Investment

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