Cambio euro-dollaro post-BCE, ora tocca alla Fed. Discesa a 1.07?

Flavia Provenzani

22/07/2016

Cambio euro-dollaro: Draghi conferma le aspettative, ora il focus passa su riunione Fed. Dansk Bank: euro-dollaro a 1.07 in tre mesi.

Cambio euro-dollaro post-BCE, ora tocca alla Fed. Discesa a 1.07?

Cambio euro-dollaro poco mosso dalle parole di Draghi fedeli alle attese del mercato. Al momento l’euro-dollaro scambia vicino ai livelli pre-riunione, sopra quota 1.10, in ribasso per la giornata dello 0.13% a 1.1012.

Con la riunione della BCE alla spalle, che si è conclusa con un niente di fatto, tutti gli occhi dei trader sul cambio euro-dollaro e dei mercati passa all’incontro della Federal Reserve, banca centrale degli Stati Uniti, che potrebbe segnalare la tempistica per il prossimo rialzo dei tassi di interesse.

Cambio euro-dollaro poco posso da riunione BCE

Il messaggio di Draghi alla conferenza stampa a conclusione della riunione BCE di luglio ha rispettato le attese degli analisti.
Il presidente della Banca Centrale Europea ha riferito che il Consiglio direttivo preferisce attendere ancora per valutare nel dettaglio gli effetti della Brexit sull’economia dell’Eurozona.

Il cambio euro-dollaro si è mosso solo leggermente a seguito dell’annuncio sui tassi della BCE e durante la conferenza stampa di Draghi. Il mercato, infatti, si aspettava che Draghi lasciasse aperta la possibilità di un potenziamento dello stimolo nei prossimi mesi.

Il focus dei mercati passa così alla prossima riunione della BCE, in programma l’8 settembre.

Insieme alle previsioni aggiornate sull’economia e ad una serie di dati macroeconomici, la BCE potrebbe avere le basi per annunciare un nuovo round di stimolo monetario.

Cambio euro-dollaro e BCE: cosa aspettarsi a settembre

La Danske Bank si aspetta un’azione della BCE a settembre in cui il QE viene aumentato a 100 miliardi di euro al mese e la durata viene estesa fino a settembre 2017, ma non prevede alcun taglio dei tassi.

La Danske mantiene il suo target sul cambio euro dollaro a 1.07 entro i prossimi 3 mesi.

Un potenziamento dello stimolo della BCE e il miglioramento dei dati USA spingerà il ribasso del cambio euro-dollaro in autunno. Nel medio termine, la banca invece conferma il suo target rialzista sul cambio euro-dollaro a 1.14 in un anno.

L’orientamento di Mario Draghi durante il suo discorso ha lasciato la porta aperta ad un potenziamento dello stimolo di politica monetaria. Nessun riferimento certo ma è chiaro che la BCE è ancora preoccupata per l’orientamento al ribasso delle pressioni inflazionistiche.

Gli indici PMI della sessione di venerdì sembrano mostrare una certa resilienza della fiducia delle imprese dopo la Brexit.

Cambio euro-dollaro: tutti gli occhi sulla riunione Fed

La prossima settimana i riflettori passano alla riunione della Fed. Il FOMC concluderà la sua due giorni mercoledì 27 luglio e alle 20:30 sarà la volta di Janet Yellen, presidente della Federal Reserve, che illustrerà i contenuti della riunione e risponderà alle domande degli analisti.

Dato il flusso positivo dei dati economici statunitensi, la dichiarazione del FOMC potrebbero segnalare un miglioramento dell’ottimismo sull’economia - tanto da segnalare un prossimo rialzo dei tassi di interesse, alimentando così la forza del dollaro contro l’euro e le altre valute.

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