La CNBC intervista importanti figure del mondo finanziario europeo per determinare la probabilità secondo cui l’uscita del Regno Unito dall’UE porterebbe lo stesso paese a cedere la sua posizione privilegiata alla francese Parigi.
Importanti operatori di mercato del mondo finanziario hanno dichiarato in un’intervista alla CNBC che Parigi avrebbe una nuova “carta da giocare” come nuovo centro finanziario europeo se la Gran Bretagna decidesse di lasciare l’area dei 28 paesi che compongono l’UE.
Sia il CEO di Euronext Paris (ossia la Borsa di Parigi, ndr) che l’amministratore delegato di Societe Generale hanno affermato che la capitale francese – meglio conosciuta per il suo romanticismo, la sua cucina a stelle Michelin e la Torre Eiffel – potrebbe accaparrarsi il titolo di centro finanziario europeo nel caso di un “Brexit”.
L’opinione della Borsa di Parigi
Il CEO della Borsa di Parigi, Anthony Attia, ha detto oggi alla CNBC, “Qualunque cosa accadrà, il mondo sarà diverso dopo il referendum della Gran Bretagna”.
Ha poi aggiunto,
La Francia ha un grande patrimonio, abbiamo le società CAC 40 (le prime 40 società quotate per capitalizzazione,ndr), abbiamo un bacino di grande crescita per piccole e medie imprese che sono oggetto di valutazione da parte di tutti i tipi di investitori, quindi credo che abbiamo una carta da giocare.
Storicamente, Parigi ha rivaleggiato con la tedesca Francoforte per il ruolo di centro finanziario del continente europeo, ma entrambe le città sono sempre state sminuite in termini di influenza globale dalla City of London.
Tuttavia, il governo Conservatore del Regno Unito ha promesso un referendum sull’adesione all’Unione Europea entro il 2017. Se i britannici tradizionalmente “euroscettici” dovessero votare per uscire dall’area, un Brexit potrebbe dare un colpo alla fiducia di Londra come centro di commercio globale.
L’opinione di Société générale
Il CEO di Société générale Frederic Oudea ha affermato che un Brexit sarebbe cattiva notizia per tutta l’Europa, data la necessità di competere con potenze come il Regno Unito e la Cina, ma che Parigi stessa potrebbe essere un beneficiario.
Ha detto infatti da Parigi,
Credo che sicuramente Parigi avrebbe una carta da giocare. Se osserviamo la stessa Eurozona, l’Europa senza il Regno Unito, sicuramente Parigi potrebbe cercare di approfittare della situazione, in termini di sviluppo.
Negli ultimi mesi, le grandi banche britanniche Standard Chartered e HSBC hanno avvertito che potrebbero optare per un nuovo domicilio al di fuori del paese, citando il rischio di un Brexit e di un irrigidimento del sistema normativo bancario, che potrebbero mettere il Regno Unito più alla pari con il resto d’Europa.
Anche la Svizzera Credit Suisse e l’olandese ING hanno avvertito che potrebbero ridurre la loro presenza a Londra per lo stesso motivo.
Descrivendo le attrazioni della finanza a Parigi, Oudea ha dichiarato,
A Parigi, abbiamo concentrato una serie di giocatori. Abbiamo da un lato banche forti, intermediari forti, abbiamo una forte industria dell’asset management, per quanto ne so, appena dietro il Regno Unito. Quindi c’è una massa critica in termini di talento, tecnologia, e credo che potremmo sicuramente avere una buona carta da giocare.
Fonte: CNBC
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