Buona Scuola, mobilità e concorsi: ecco perché l’a.s. 2017/2018 sarà peggio di quello in corso

Simone Micocci

23 Febbraio 2017 - 13:12

Riforma della scuola: ancora ritardi per la fine del concorso scuola e per la firma sul contratto per la mobilità. Urge una soluzione, altrimenti l’a.s. 2017/2018 rischia di iniziare nel caos.

Buona Scuola, mobilità e concorsi: ecco perché l’a.s. 2017/2018 sarà peggio di quello in corso

Buona Scuola, il Ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli ha ribadito che la priorità per l’anno scolastico 2017/2018 è di far sì che tutti i docenti siano in cattedra sin dall’inizio delle lezioni. Nessun “caos supplenze” come quello che ha caratterizzato l’anno scolastico attualmente in corso.

La Fedeli ha aggiunto che per raggiungere questo importante obiettivo il MIUR già da dicembre è al lavoro per assicurare che ogni attività propedeutica all’inizio del prossimo anno scolastico sia espletata con un mese di anticipo rispetto al solito.

Al momento però la situazione non è così positiva come ha voluto far credere il Ministro dell’Istruzione. Infatti, ci sono diverse problematiche che se non saranno risolte in poco tempo potrebbero portare ad una situazione persino peggiore rispetto a quella di quest’anno.

Tutte le problematiche sono riconducibili alla Buona Scuola a testimonianza che la riforma non sta dando gli effetti sperati, anzi. Nel dettaglio, ad oggi ci sono delle situazioni ancora in alto mare come ad esempio quella relativa al Concorso Scuola iniziato ben 9 mesi fa e non ancora concluso.

Senza dimenticare che la mancanza dell’accordo sulla chiamata diretta sta facendo ritardare la firma definitiva sul contratto per la mobilità 2017/2018 e ciò potrebbe portare ad uno slittamento delle varie operazioni di trasferimento.

Vista l’attuale situazione quelle della Fedeli sembrano essere solo delle buone parole che difficilmente troveranno riscontro nella realtà.

L’a.s. 2017/2018 sarà peggiore di questo? Ancora ritardi per il Concorso Scuola

La nuova Ministra dell’Istruzione ha detto che il Miur ha cominciato a lavorare sulle operazioni propedeutiche per l’inizio dell’a.s. 2017/2018 già dallo scorso dicembre, eppure la situazione è ancora lontana dall’essere risolta.

Ad esempio, nonostante il concorso scuola sia iniziato ben 9 mesi fa ci sono ancora delle graduatorie di merito che non sono state pubblicate.

Per la scuola dell’infanzia e primaria la situazione, se possibile, è perfino peggiore: alcune commissioni infatti non hanno pubblicato gli esiti delle prove scritte e di conseguenza ci sono da svolgere ancora le prove orali. Poi bisognerà valutare i titoli e stilare le graduatorie e difficilmente tutto questo verrà fatto entro la fine dell’anno scolastico in corso.

L’a.s. 2017/2018 sarà peggiore di questo? Attesa per il contratto della mobilità

Gli errori riscontrati nelle operazioni della mobilità sono stati la causa scatenante del caos supplenti che ha caratterizzato l’inizio di quest’anno scolastico.

Per questo motivo sindacati e MIUR si sono confrontati ripetutamente affinché gli errori del passato non si ripetano in futuro raggiungendo un accordo per le operazioni di mobilità dell’a.s. 2017/2018.

Tuttavia, la firma definitiva sul contratto tarda ad arrivare dal momento che non è stato raggiunto ancora un accordo sulla chiamata diretta che è il nodo cruciale per tutta la procedura. Al momento sindacati e Miur sono in disaccordo sul ruolo da attribuire al Collegio dei Docenti; se ne riparlerà oggi, giovedì 23 febbraio, con la speranza che le parti riescano a trovare una soluzione condivisa.

Poi ci sarà comunque da risolvere il problema legato alla deroga del vincolo triennale di permanenza, su cui difficilmente i sindacati metteranno la firma. A tutta questa situazione di incertezza si aggiungono gli aggiornamenti e le iscrizioni alle Graduatorie d’Istituto, riaperte grazie al Decreto Milleproroghe.

Tutti fattori a cui la Fedeli dovrà trovare una soluzione al più presto se non vuole che il suo progetto di far iniziare l’a.s. 2017/2018 con tutte le cattedre coperte resti solo un sogno.

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