Le stime di crescita per la Gran Bretagna sono state riviste al rialzo sia dalla Commissione europea che dalla Banca d’Inghilterra.
Le stime di crescita per il 2017 sono state riviste al rialzo e la Brexit non farà poi così male al Regno Unito e all’Unione europea. L’Inghilterra nel periodo post-Brexit non avrà infatti grandi problemi con la crescita, che sarà più lenta, ma comunque presente.
Siamo ormai abituati a vedere ritoccare le stime sempre al ribasso, che quasi ci sembra strano che avvenga il contrario. Questa volta però la Commissione europea parla chiaro e prevede uno 0,5% in più per la crescita del PIL.
Le stime di novembre vedevano un aumento del PIL per il 2017 del solo 1%, mentre dopo i dati emanati ieri si parla già del 1,5%.
La Brexit sembra che inciderà meno del previsto sull’economia del Regno Unito e per il momento l’unica voce fuori dal coro è quella di Bloomberg che ipotizza una fase ribassista.
Gli analisti di Bloomberg vedono infatti un periodo di ribasso per il mercato e una sterlina che riuscirà a riprendere i livelli pre-Brexit solo nel 2020.
Vediamo invece cosa dicono i dati della Commissione europea e quali sono le previsioni per il periodo post-Brexit.
Brexit: riviste le stime di crescita del Regno Unito
Anche la Commissione europea si esprime sulle stime di crescita dell’economia del Regno Unito e le revisiona al rialzo. A novembre i dati parlavano di una crescita dell’1%, mentre le nuove analisi prevedono un aumento dell’1,5%.
L’uscita dall’Unione europea non sarà dura come si credeva per l’economia della Gran Bretagna.
Le stime di crescita per il 2018 sono invece rimaste inalterate e si attestano ancora sull’1,2%. Anche la Banca d’Inghilterra ritiene che la Brexit non sarà dura come si credeva in principio e che l’economia del paese rallenterà, ma non in modo drastico.
Il rallentamento sarà dovuto soprattutto all’indebolimento della spesa e alla crescita dell’inflazione, ma non avrà effetti pesanti sui consumatori. Rimangono invece invariate le stime per l’indice dei prezzi al consumo, che secondo la Commissione europea salirà al 2,6% nel 2017.
La Brexit continua però ad essere un’incognita, dal momento che solo quando si sarà attuata si potrà davvero capire in che modo agiranno i mercati. L’aumento delle stime di crescita mostra comunque che il Regno Unito non avrà delle grandi sofferenze dal distaccamento dall’Unione e che nel lungo periodo potrebbe anche beneficiare della situazione.
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