Brexit: non farà male come si pensava. Le stime riveste al rialzo

Maurizio Contini

15 Febbraio 2017 - 07:25

Le stime di crescita per la Gran Bretagna sono state riviste al rialzo sia dalla Commissione europea che dalla Banca d’Inghilterra.

Brexit: non farà male come si pensava. Le stime riveste al rialzo

Le stime di crescita per il 2017 sono state riviste al rialzo e la Brexit non farà poi così male al Regno Unito e all’Unione europea. L’Inghilterra nel periodo post-Brexit non avrà infatti grandi problemi con la crescita, che sarà più lenta, ma comunque presente.

Siamo ormai abituati a vedere ritoccare le stime sempre al ribasso, che quasi ci sembra strano che avvenga il contrario. Questa volta però la Commissione europea parla chiaro e prevede uno 0,5% in più per la crescita del PIL.
Le stime di novembre vedevano un aumento del PIL per il 2017 del solo 1%, mentre dopo i dati emanati ieri si parla già del 1,5%.

La Brexit sembra che inciderà meno del previsto sull’economia del Regno Unito e per il momento l’unica voce fuori dal coro è quella di Bloomberg che ipotizza una fase ribassista.
Gli analisti di Bloomberg vedono infatti un periodo di ribasso per il mercato e una sterlina che riuscirà a riprendere i livelli pre-Brexit solo nel 2020.

Vediamo invece cosa dicono i dati della Commissione europea e quali sono le previsioni per il periodo post-Brexit.

Brexit: riviste le stime di crescita del Regno Unito

Anche la Commissione europea si esprime sulle stime di crescita dell’economia del Regno Unito e le revisiona al rialzo. A novembre i dati parlavano di una crescita dell’1%, mentre le nuove analisi prevedono un aumento dell’1,5%.
L’uscita dall’Unione europea non sarà dura come si credeva per l’economia della Gran Bretagna.

Le stime di crescita per il 2018 sono invece rimaste inalterate e si attestano ancora sull’1,2%. Anche la Banca d’Inghilterra ritiene che la Brexit non sarà dura come si credeva in principio e che l’economia del paese rallenterà, ma non in modo drastico.

Il rallentamento sarà dovuto soprattutto all’indebolimento della spesa e alla crescita dell’inflazione, ma non avrà effetti pesanti sui consumatori. Rimangono invece invariate le stime per l’indice dei prezzi al consumo, che secondo la Commissione europea salirà al 2,6% nel 2017.

La Brexit continua però ad essere un’incognita, dal momento che solo quando si sarà attuata si potrà davvero capire in che modo agiranno i mercati. L’aumento delle stime di crescita mostra comunque che il Regno Unito non avrà delle grandi sofferenze dal distaccamento dall’Unione e che nel lungo periodo potrebbe anche beneficiare della situazione.

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