Brexit: Europa è debole, a rischio stabilità politica - l’allarme di Exane

Livio Spadaro

3 Ottobre 2016 - 18:00

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Per Exane, la Brexit ha indebolito in maniera persistente l’Europa. L’analisi condotta, basata su un modello di psicologia, elenca le prossime fasi dei mercati dopo la Brexit.

Brexit: Europa è debole, a rischio stabilità politica - l’allarme di Exane

Nel Regno Unito il governo sta iniziando a pensare quando possa essere il momento giusto per avviare la procedura di uscita dall’Unione Europea. E’ notizia di oggi che Theresa May, primo ministro inglese, è intenzionata a richiedere formalmente l’applicazione dell’articolo 50 entro fine marzo 2017 che determinerà l’inizio del processo di uscita dello UK dall’UE.

Prima del referendum, numerose case d’affari, organizzazioni internazionali ed esponenti europei avevano rilasciato dichiarazioni o report nefasti per l’economia del Regno Unito. I dati macroeconomici pubblicati nel corso dei mesi succeduti all’esito del referendum hanno in realtà evidenziato un netto miglioramento dell’economia inglese, supportato prevalentemente dalla forte svalutazione della sterlina. Exane quest’oggi ha rilasciato un report di tutt’altro tono che evidenzia come la Brexit sia un evento che in realtà, più che indebolire il Regno Unito, ha indebolito l’Europa in “modo persistente”.

Brexit: Theresa May pronta a far scattare le procedure da marzo 2017

Il governo di Theresa May sembra intenzionato a far scattare l’effettiva uscita del Regno Unito dall’Unione Europea entro marzo 2017. La notizia, diffusasi oggi, ha messo pressione alla sterlina che è tornata a scendere sino a toccare i minimi di 3 anni nei confronti dell’Euro.

Tuttavia, la svalutazione della sterlina seguita all’esito del voto referendario di giugno del Regno Unito ha sinora solo apportato benefici all’economia inglese.

Regno Unito: niente recessione dopo Brexit, economia in netto miglioramento

E’ notizia di oggi, ad esempio, che l’indice PMI manifatturiero del Regno Unito nel mese di settembre è salito a 55,4 punti contro una previsione di 52,1 punti ed un precedente di 53,3.

Questo solo per evidenziare come la svalutazione della valuta abbia in realtà aiutato l’economia inglese che, a detta di alcune banche d’affari, agenzie di rating e quant’altro, sarebbe dovuta addirittura andare in recessione.

Europa indebolita in modo persistente da Brexit - Exane

Il problema Brexit sarebbe in realtà europeo più che inglese. Questo è quanto affermano gli analisti di Exane che proprio oggi hanno pubblicato un report a riguardo. Secondo gli esperti, l’Europa è stata indebolita in modo persistente dalla Brexit e l’incertezza politica probabilmente continuerà.

L’analisi di Exane, firmata dal Chief Economist di Bnp Paribas Pierre-Olivier Beffy, prende come spunto un modello dalla piscologia. Il modello in questione è quello di Kubler-Ross ed Exane lo usa per spiegare le varie fasi successive al voto sulla Brexit che per i mercati è stato un vero e proprio shock.

Mercati in stato di incredulità ma presto prenderanno coscienza - Exane

I mercati, secondo Beffy, si trovano in una fase di incredulità post-shock in cui cercano ogni minimo segnale per definire la Brexit “non reale”. Quindi, ogni segnale positivo proveniente dai dati macroeconomici viene letto come negazione dei tanto temuti effetti Brexit.

Dopo questa fase, il modello di Kubler-Ross prevede quella di frustrazione nella quale si verifica una presa di coscienza sul reale cambiamento della situazione. Secondo l’esperto di Bnp, questa fase prenderà vita sui mercati tra la fine del 2016 ed il primo trimestre del 2017.

Con ricorso all’articolo 50 i mercati avvieranno fase di decisione - Exane

Dopo questa “presa di coscienza” i mercati intraprenderanno la fase successiva che è quella della “decisione”. Questa fase si attiverà quando Theresa May farà ricorso all’articolo 50 del Trattato di Lisbona che permetterà l’effettivo recesso del Regno Unito dai trattati UE.

Questa fase di “decisione” secondo Beffy sarà caratterizzata da un primo approccio con la nuova situazione che verrà accompagnata dall’apprendimento e da una situazione più positiva.

Tuttavia, l’esperto fa notare che solo l’evolvere dei negoziati tra il Regno Unito e Bruxelles darà vita all’ultima fase per i mercati e cioè quella di “risoluzione”. Questa fase dovrebbe prevedere la definitiva integrazione dei cambiamenti.

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