Brexit: cosa succede a Italiani e cittadini europei se il Regno Unito lascia l’UE

C. G.

23 Giugno 2016 - 13:25

Le conseguenze della Brexit sui diritti dei cittadini europei che vivono e lavorano nel Regno Unito: cosa accadrebbe ai diritti acquisiti dai cittadini EU.

Brexit: cosa succede a Italiani e cittadini europei se il Regno Unito lascia l’UE

Le conseguenze più imponenti della Brexit potrebbero riguardare proprio i diritti acquisiti di cittadini e lavoratori europei nel Regno Unito, tra cui troviamo molti italiani.

Tra le numerose analisi sulle conseguenze economiche e finanziarie della Brexit, vale la pena chiedersi che cosa accadrebbe ai cittadini europei non inglesi che risiedono e lavorano - legalmente - nel Regno Unito.

Quali potrebbero essere le conseguenze di una Brexit per lo status di italiani e europei che vivono nel Regno Unito?

Campagna “Leave” rassicura: nessun cambiamento per i cittadini EU

La campagna per il “Leave” (favorevole alla Brexit) ha cercato di placare gli animi affermando che una nuova politica sull’immigrazione - in caso Brexit - non avrebbe ricadute sui 3 milioni di cittadini europei non inglesi che vivono già nel Regno Unito.
Stessa rassicurazione è stata ribadita nei confronti dei 2 milioni circa di britannici che vivono invece nel resto d’Europa, inclusi coloro che sono andati in pensione in Spagna.

“Non ci sarà alcun cambiamento per i cittadini europei che risiedono legalmente nel Regno Unito”,

ha detto il fronte del “Leave”.

“Il trattamento nei confronti di questi cittadini europei non peggiorerà nel modo più assoluto ed essi continueranno a godere della condizione della quale godono attualmente”,

ha aggiunto il fronte del “Leave” sul suo sito ufficiale.

Campagna “Remain” ribatte: più difficile trasferirsi e lavorare nel Regno Unito

La campagna per il “Remain” ha scosso gli animi pronunciandosi in modo inequivocabile sugli effetti negativi che una Brexit avrebbe sui cittadini e lavoratori europei.

“Tutti i cittadini dell’Unione Europea perderebbero automaticamente il diritto di trasferirsi e lavorare nel Regno Unito. Questo significa che vivere e lavorare nel paese diventerebbe molto più difficile dopo una Brexit ma soprattutto si andrebbe incontro a tutta una serie infinita di nuove restrizioni: sui permessi, sui visti, sui costi e sulla burocrazia”.

Conseguenze Brexit sui diritti dei cittadini EU nel Regno Unito

A prescindere dalla battaglia referendaria, cosa accadrà nella realtà?
I giuristi più imponenti hanno specificato che le affermazioni della campagna “Leave” non si basano sui fatti reali e che non sarà in nessun caso possibile mantenere immutato lo status quo in merito ai diritti dei cittadini europei.

“Nell’evento di una Brexit non vi sarà più alcuna garanzia nei confronti dei diritti acquisiti dei cittadini europei”,

ha detto Sionaidh Douglas-Scott, professore all’università di Londra ed esperto in diritto europeo.

“Se lasci l’Unione Europea non sei più membro di quel “club esclusivo” che ti garantiva quei diritti”.

I diritti acquisiti riguardano: il diritto di residenza, il diritto al lavoro, il diritto a costruire un’impresa, a possedere una proprietà, il diritto all’accesso ai pubblici servizi come sanità ed educazione e anche il diritto a rimanere in un determinato paese in seguito al pensionamento.
Diritti imponenti, che secondo molti studiosi andrebbero persi nel caso di una Brexit.

Douglas-Scott ha sottolineato sul suo blog di diritto costituzionale inglese come l’art.50 del Trattato sull’Unione Europea - che regola l’uscita unilaterale di uno stato dall’Unione - non faccia alcun riferimento a questi diritti.
Quindi la risposta alla domanda precedente sembra essere negativa: i diritti acquisiti dei cittadini dell’Unione Europea che risiedono nel Regno Unito non avrebbero ragione di continuare a sussistere in caso Brexit.

I giuristi hanno inoltre sottolineato che la convinzione della campagna “Leave” circa il mantenimento dei diritti acquisiti - grazie alla Convenzione di Vienna sul diritto dei trattati - non è corretta.
Come è stato sottolineato, la Convenzione non offre protezione agli individui ma agli stati ed inoltre non è mai stata messa alla prova da un evento del genere, il che renderebbe tutto suscettibile di interpretazione giuridica.

Secondo altra parte di giuristi invece, in caso Brexit i diritti degli europei emigrati in Gran Bretagna non cambierebbero in modo eclatante, ma diventerebbe necessaria la prova scritta del diritto a rimanere nel paese: non sarebbe più sufficiente il solo passaporto, ma diverrebbe necessaria una dichiarazione ufficiale del diritto a rimanere e lavorare nel Regno Unito.

Grande attesa verso l’esito del Referendum

Intanto per la Gran Bretagna il grande momento è arrivato. Durante la giornata di oggi, 23 giugno, gli inglesi si recheranno alle urne per decidere se rimanere o meno all’interno dell’Unione Europea con tutte le conseguenze del caso.

Domani mattina la tanto temuta Brexit potrebbe diventare una realtà nonostante i sondaggi degli ultimi giorni abbiano dato in testa il fronte del “Remain”.

Da una parte e dall’altra, intanto, si stringono i denti e si tenta di convincere gli ultimi indecisi - spesso utilizzando proprio il tema dei diritti dei cittadini EU in Gran Bretagna.
Questo è il nostro Indipendence Day” ha detto l’euroscettico Farage.
Assurdo definirlo così” ha risposto David Cameron.

Brexit e diritti dei cittadini UE nel Regno Unito: il verdetto

Insomma, in caso di Brexit i diritti dei cittadini europei che vivono nel Regno Unito non potranno essere garantiti al 100% ma saranno sicuramente uno dei temi caldi dei negoziati fra il paese e l’Europa nel caso in cui il “Leave” vincesse e la Brexit diventasse una realtà.
È quasi certo comunque che in caso Brexit non sarà più sufficiente per i cittadini europei - non inglesi - mostrare il solo passaporto: bisognerà provare ulteriormente di essere in possesso del diritto a rimanere in quel paese.

Nulla è ancora chiaro e anche in caso Brexit le negoziazioni saranno ardue e lunghissime, quindi non ci resta che aspettare e vedere quali saranno le conseguenze per i diritti dei cittadini europei.

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