Brexit, Obama: il Regno Unito deve rimanere nell’UE. Attacchi dall’opposizione

Matteo Bienna

22 Aprile 2016 - 10:40

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Durante la sua visita nel Regno Unito Obama non perde tempo e si esprime apertamente contro la Brexit, infiammando il dibattito. Gli oppositori: si facesse i fatti suoi.

Brexit, Obama: il Regno Unito deve rimanere nell’UE. Attacchi dall’opposizione

Obama è atterrato a Londra durante la giornata di ieri, in quella che potrebbe essere la sua ultima visita nel Regno Unito, viste le prossime elezioni americane di novembre.

La sua non sembra essere, tuttavia, una semplice visita d’ordinanza. Dopo aver sottolineato il rapporto speciale che lega i due paesi, il presidente USA si è espresso sulla Brexit, apertamente a favore di una permanenza del Regno Unito nell’Unione Europea.

Il prossimo 23 giugno si terrà il referendum che sancirà il successo o meno della Brexit, evento che causerebbe disastrose conseguenze per l’economia inglese e non solo.

Obama ha ritenuto quindi opportuno esprimersi a riguardo, in un momento in cui le sue parole possono pesare più di quelle di molti altri.

Vediamo in che modo.

Brexit: Obama apertamente contro la Brexit

“L’Unione Europea non limita l’importanza del Regno Unito, ma la amplifica. Gli Stati Uniti sono consapevoli di come il vostro importante ruolo in Europa le assicuri una posizione di assoluto rilievo nel mondo, contribuendo a mantenere l’UE aperta, proiettata all’esterno e strettamente legata ai suoi alleati oltre oceano...e ora è il momento di rimanere uniti.”

Queste le parole di Obama riportate sul Daily Telegraph, espressamente a favore di una permanenza del Regno Unito nell’Unione Europea.

Il programma del presidente americano per la giornata di oggi lo vede ospite della principessa Elisabetta e del principe Filippo al castello di Windsor, pronto ad incontrare il primo ministro David Cameron e la stampa nel pomeriggio.

Sono attese ulteriori importanti dichiarazioni da parte di Obama, soprattutto legate ai rischi che si correrebbero con un’eventuale vittoria del no, ovvero con una uscita dall’UE, con il terrorismo, l’immigrazione e i problemi economici che già pesano sul mondo occidentale.

Le parole del presidente USA accenderanno i dibattiti, con Cameron che attende favorevolmente l’appoggio di Obama, ma con i sostenitori della Brexit che avranno modo di far arrivare forte il loro pensiero, nonostante dai primi sondaggi appaiano come rappresentanti della minoranza.

Brexit, sindaco di Londra tuona contro Obama: ipocrisia americana

Coloro che nell’ambiente politico inglese sostengono la Brexit non hanno accolto con favore questa presa di iniziativa di Obama, affermando che non dovrebbe mettere bocca negli affari britannici.

Una delle figure più rilevanti a sostegno di un distacco dall’Unione Europea è il sindaco di Londra Boris Johnson, il quale, ancora prima dell’arrivo del presidente americano, aveva giudicato questa visita ipocrita, comunicando ai giornali come gli Stati Uniti chiedano al Regno Unito di fare qualcosa che loro stessi non farebbero mai:

“A me non dispiace del tutto l’idea che Obama prenda parte al dibattito inerente la Brexit. Ciò che per me è rilevante e segnale di grande ipocrisia, è che gli USA ci chiedano di sacrificare il controllo -delle nostre leggi, della nostra sovranità, del nostro denaro e della nostra democrazia- quando loro sarebbero i primi a non accettare mai qualcosa del genere.”

In maniera ancora più chiara si è espresso Nigel Farage, leader del partito dell’indipendenza del Regno Unito, il quale ha affermato senza troppi indugi che “Obama dovrebbe farsi i fatti suoi”.

Il viaggio di Obama proseguirà dopo la calda tappa inglese verso il centro Europa, dove è previsto un meeting di carattere informale con la Merkel, Hollande, Renzi e Cameron per discutere dei problemi legati all’immigrazione e alla questione Libia.

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