Borse asiatiche recuperano le perdite della giornata di ieri causate principalmente dalla paura generata dagli atti terroristici parigini.
Le Borse asiatiche recuperano le perdite degli ultimi giorni segnando rialzi generalizzati. Gli indici asiatici sono stati trainati dalla possibilità che Giappone, Australia e Cina possano aumentare le misure quantitative per risollevare le economie in recessione (Giappone) e rallentamento (Cina e Australia).
Gli investitori hanno anche ritrovato fiducia nei settori che ieri sono stati colpiti dai sell-off causato dal sentiment negativo generato dagli attacchi di Parigi.
In Giappone, il Nikkei ha chiuso in rialzo del +1,22% mentre Shanghai è risultata in rialzo del +1,4%. L’Hang Seng continua a ribasso chiudendo la sessione a -0,42%.
Buon rialzo invece per l’indice di Taiwan che ha chiuso al +1,5% così come l’indice coreano Kospi che ha chiuso in rialzo del +1,6%.
L’MSCI che è il più grande indice asiatico al di fuori del Giappone è risalito dell’1,7% riprendendosi dai cali di ieri sostenuti principalmente dall’avversione al rischio scatenata dagli atti terroristici parigini.
La Reserve Bank of Australia ha reso noto che l’outlook sull’inflazione lascia porte aperte per eventuali interventi quantitativi (QE). La Banca centrale ha spiegato che i deboli prezzi delle commodity e il rallentamento cinese guideranno le decisioni della Banca centrale australiana.
In scia di queste dichiarazioni l’indice australiano ASX 200 ha chiuso la sessione a rialzo del +1,8%.
Nella giornata di ieri Wall Street ha invece chiuso a rialzo con gli investitori convinti che gli attacchi nella capitale francese non daranno luogo a effetti negativi di lungo termine sulle società statunitensi.
Inoltre, il rimbalzo del petrolio di ieri, causato principalmente dalla natura di bene rifugio del greggio, ha trainato il settore energetico.
Il Dow Jones ha chiuso in rialzo del +1,38%, l’S&P 500 del +1,49% mentre il Nasdaq ha chiuso positivo del +1,15%.
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