Il rally del petrolio e il Dollaro debole hanno dato una spinta positiva a Wall Street. Ok i mercati asiatici tranne Tokyo e Shanghai a causa degli interventi delle autorità.
Il rimbalzo del petrolio ha sostenuto le chiusure positive di alcune Borse asiatiche e di Wall Street. Tuttavia, l’indebolimento del Dollaro americano e alcune misure prese dalle autorità regolatrici di Cina e Giappone hanno inciso negativamente sugli indici azionari dei rispettivi Paesi. Il Dollaro, dopo aver recuperato terreno su molte valute, è scivolato ieri in scia del rally del petrolio e dei dati macro USA in chiaroscuro.
Wall Street in rialzo. Borse Asia: Shanghai e Tokyo negative
Chiusura in chiaroscuro quella delle Borse asiatiche nella seduta di oggi. Il rimbalzo del petrolio, dovuto alla pubblicazione del dato USA sulle scorte di petrolio che ha visto una notevole diminuzione delle stesse, ha avuto un effetto positivo su Wall Street e in misura minore su alcune Borse orientali.
Ieri si è potuto assistere al rally del petrolio con il Brent e il WTI che hanno annullato lo spread dei prezzi i quali si sono portati poco al di sotto del livello di 38$. Come suggeriscono gli analisti di CMC Markets è bene prendere con le molle il rimbalzo del greggio.
Secondo gli esperti infatti, i minori volumi derivanti dall’arrivo delle festività natalizie hanno aiutato il forte rimbalzo del petrolio di ieri. Considerando che molti grossi investitori stanno riassettando gli investimenti, è possibile che il rally di ieri del petrolio sia frutto di una serie di coincidenze piuttosto che un rialzo deciso causato da un aumento della domanda.
Per quel che riguarda le Borse asiatiche, i provvedimenti delle autorità nipponiche e cinesi hanno messo sotto pressione il Nikkei e la Borsa di Shanghai.
L’indice composite di Shanghai ha perso più dell’1% nella seduta odierna dopo che le autorità regolatrici di Pechino hanno ristretto le regole sugli investimenti delle società di assicurazione nelle aziende quotate.
L’indice giapponese, il Nikkei, ha chiuso in negativo del -0,5% in scia del rafforzamento dello Yen. Il gabinetto del Primo Ministro nipponico, Shinzo Abe, ha approvato il budget fiscale 2016 che conta su un aumento della crescita e dei ricavi provenienti dalla tassazione.
L’aumento delle tasse e dei conseguenti introiti fiscali dovrebbe aiutare a raggiungere gli obiettivi di Abe sulla ripresa dell’economia e sul riequilibrio del bilancio pubblico.
Gli altri mercati asiatici sono riusciti a chiudere positivi ad eccezione dell’indice Kospi coreano che ha chiuso in negativo del -0,43%. Chiusura in rialzo invece per la Borsa di Taiwan (+0,10%), per quella di Hong Kong (+0,48%) e quella indonesiana (+0,11%). Buona chiusura per l’indice australiano ASX200 che ha chiuso la seduta in rialzo del +1,28%.
Wall Street: petrolio e Dollaro incidono positivamente sugli indici USA
Il rimbalzo del petrolio di ieri e la svalutazione del Dollaro USA (sommati ad alcuni dati macro positivi degli Stati Uniti) hanno dato una spinta positiva a Wall Street. Il Dollaro ha perso terreno verso un basket di 6 valute, compreso l’Euro, probabilmente a causa dei dati in chiaroscuro pubblicati ieri che hanno gettato dubbi sui prossimi rialzi della Fed.
Inoltre, la correlazione negativa che esiste tra i prezzi del petrolio e il Dollaro americano potrebbe aver spinto ulteriormente a ribasso il valore di quest’ultimo.
L’indice Dow Jones ha chiuso in forte rialzo del +1,06%, così come il Nasdaq che ha chiuso la seduta in positivo del +0,9% e lo S&P500 del +1,24%.
Ricordiamo che oggi Wall Street chiuderà alle ore 19:00 italiane.
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