La società specializzata in carte di credito e sistemi di pagamento elettronico, ha fissato una forchetta tra 8,50 e 10,35 euro per azione per l’approdo a Piazza Affari atteso in aprile. Lo sbarco in Borsa Italiana si preannuncia come la più grande IPO del 2019 in Italia
Nexi, società italiana che offre servizi e infrastrutture per il pagamento digitale, ha fissato una forchetta tra un minimo di 8,50 euro ad un massimo di 10,35 euro per azione, per lo sbarco a Piazza Affari. L’offerta pubblica iniziale della società si preannuncia come la più grande del 2019 in Italia.
In una nota la società milanese spiega che l’intervallo di valorizzazione corrisponde ad un enterprise value, comprendente la posizione finanziaria netta, tra un minimo di 7,1 miliardi e un massimo di 8,1 miliardi.
L’offerta comprenderà azioni di nuova emissione, per un controvalore complessivo di circa 700 milioni di euro, rivenienti da un aumento di capitale con esclusione del diritto di opzione e azioni esistenti.
Il conseguente intervallo di valorizzazione indicativa del capitale economico della società sarà quindi compreso tra un minimo di circa 5,4 miliardi e un massimo di circa 6,4 miliardi.
Il prezzo di offerta delle azioni sarà determinato secondo il meccanismo dell’open price, al termine del Collocamento Istituzionale, tenendo conto, tra l’altro, delle condizioni del mercato mobiliare domestico e internazionale e della quantità e qualità delle manifestazioni d’interesse ricevute dagli investitori istituzionali. È previsto che l’inizio delle negoziazioni delle azioni possa avvenire nel mese di aprile ad esito del Collocamento istituzionale.
A fine febbraio, fonti vicine al dossier riferivano che gli advisor del gruppo puntano a una valutazione complessiva di 8 miliardi di euro, con un IPO che sarebbe la seconda più grande dal 2017, quando tornò in Borsa Pirelli.
Gli advisor di Nexi
Nell’ambito dell’offerta, BofA Merrill Lynch, Banca Imi, Credit Suisse, Goldman Sachs International, e Mediobanca agiranno in qualità di joint global coordinator e joint bookrunner, mentre Banca Akros, Barclays Bank PLC, Citigroup Global Markets Limited, HSBC, MPS Capital Services, UBI Banca, UBS Investment Bank e Unicredit Corporate & Investment Banking agiranno in qualità di joint bookrunner.
Banca Imi e Banca Akros agiscono, inoltre, in qualità di sponsor ai fini della Quotazione. Evercore agisce in qualità di advisor finanziario di Nexi nel contesto dell’offerta.
Nell’ambito del Contratto di Finanziamento, Banco BPM agisce in qualità di IPO Credit Facilities Coordinator, mentre UBI Banca agisce in qualità di IPO rating advisor.
Moody’s: possibile rialzo del rating
La quotazione è in evidenza anche per le agenzie di rating, in questo caso per un possibile rialzo: Moody’s e Fitch apprezzano il fatto che i proventi dell’aumento di capitale potrebbero andare in gran parte a ridurre l’indebitamento del gruppo.
In particolare, Moody’s ha messo sotto revisione il rating B1 di Nexi mentre Fitch il rating ’B+’. L’agenzia «riconosce che l’IPO migliorerà il profilo di credito di Nexi», ma il giudizio resterà legato, tra le altre cose, alla concentrazione di operazioni in un singolo paese e alle relative concentrazioni di clienti.
L’annuncio relativo all’IPO di Nexi è stato accolto con entusiasmo da Raffaele Jerusalmi, Amministratore delegato di Borsa Italiana, che ha sottolineato l’importanza della quotazione, la più grande del 2019.
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