Borsa Italiana: Governo conferma i manager delle quotate

I vertici manageriali delle più importanti società a controllo pubblico saranno confermati.

La notizia è giunta ieri a margine del Consiglio di Amministrazione di Cassa Depositi e Prestiti (CDP), la holding di Stato che possiede partecipazione in alcune delle principali società quotate del Paese, in special modo nel settore energetico (Eni, Italgas, Snam), industriale (Fincantieri, Leonardo) e finanziario (Poste Italiane).

Va inoltre ricordato che CDP negli ultimi mesi ha riaperto la partita sul fronte della rete telefonica con l’ingresso in Telecom Italia (TIM).

I nomi nelle liste uscite dal Cda convocato ieri sono quelli emersi nei giorni scorsi nelle riunioni di maggioranza a Palazzo Chigi tra le varie anime del governo. Fra le società che hanno incassato la conferma dei manager figurano Fincantieri, Snam e Italgas.

Società partecipate da CDP: vertici confermati

Tre amministratori delegati su tre confermati e un presidente su tre. Il rinnovo dei vertici di Fincantieri, Snam e Italgas deciso ieri dal Consiglio d’amministrazione di CDP è “all’’insegna della continuità”, spiega una nota.

“Squadra che vince non si cambia”, aveva detto il vice premier Matteo Salvini la scorsa settimana, e così è stato: CDP ha confermato in toto il management di Fincantieri con Giuseppe Bono nel ruolo di amministratore delegato e Giampiero Massolo alla presidenza. Completano il board, l’Ad di CDP Fabrizio Palermo, Federica Seganti, Massimiliano Cesare, Federica Santini e Barbara Alemanni.

In Snam resta in sella Marco Alverà, riconfermato dopo aver portato in dote utili per 240 milioni di euro. La presidenza passa invece da Carlo Malacarne a Luca Del Fabbro, in passato manager in Terna (altra controllata di CDP Reti). Gli altri componenti sono Alessandro Tonetti, Francesca Pace, Antonio Marano, Antonella Baldino, Francesca Fonzi e He Yunpeng (in rappresentanza di State Grid of China e membro del board di Italgas).

Per quanto riguarda Italgas alla conferma dell’amministratore delegato Paolo Gallo si accompagna un avvicendamento nell’incarico di presidente, con l’economista bocconiano Alberto Dell’Acqua (che il Carroccio avrebbe voluto in Consob) in sostituzione di Lorenzo Bini Smaghi.