Bonus ristrutturazioni edilizie, interventi antisismici e di recupero: come regolarsi in questo 2015? Le detrazioni Irpef in materia nascono nel lontano 1998, e con il passare del tempo hanno visto proroghe e innalzamenti. Ecco, quindi, le regole in vigore fino al 31 dicembre 2015.
Bonus ristrutturazioni edilizie, interventi antisismici e di recupero: anche in questo 2015 chi è interessato a questi argomenti si pone inevitabili domande sulle detrazioni Irpef di cui si può beneficiare. Tra percentuali, destinatari, interventi ammissibili, ecco tutto ciò che occorre sapere anche quest’anno.
La detrazione Irpef sulle spese per gli interventi di recupero
La detrazione Irpef sulle spese relative agli interventi di recupero edilizio nasce con la legge Finanziaria del 1998 e negli anni è stata prorogata fino a diventare, nel 2012, un’agevolazione permanente senza alcun limite temporale. Con il decreto legge 83/2012 la percentuale detraibile è stata innalzata dal 36 per cento fino al 50 per cento, per una spesa massima complessiva di 96 mila euro (anziché 48 mila euro) per ciascuna unità immobiliare. Questa nuova versione del bonus è stata prorogata più volte, fino all’ultima legge di Stabilità 2015, estendendo l’agevolazione fino al 31 dicembre del 2015. Al momento è previsto che la detrazione torni nella sua misura ordinaria a partire dal 1 gennaio del 2016.
La detrazione Irpef per gli interventi antisismici
Il decreto legge 63 del 2013 ha aumentato la detrazione al 65 per cento (per un limite massimo di spesa di 96 mila euro) spettante per singola unità abitativa per coloro che effettuano interventi di matrice antisismica. La legge di Stabilità 2015 ha prorogato il bonus fino al 31 dicembre del 2015, e i lavori devono riguardare edifici adibiti ad abitazione principale o ad attività produttive situati in zone classificare ad alta pericolosità (zone 1 e 2).
La detrazione per l’acquisto di immobili ristrutturati
La detrazione per gli interventi di recupero spetta anche per l’acquisto di immobili ristrutturati, a favore degli acquirenti di unità immobiliari sottoposti a restauro, risanamento conservativo o ristrutturazione edilizia da parte di imprese di costruzione, di ristrutturazione o di cooperative edilizie.
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