Bonus famiglia 2023, l’elenco completo delle agevolazioni con importi e requisiti

Simone Micocci

7 Aprile 2023 - 16:31

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Bonus famiglia, quali sono e chi può richiederli? Ecco l’elenco completo delle misure a disposizione nel 2023.

Bonus famiglia 2023, l’elenco completo delle agevolazioni con importi e requisiti

Confermati anche nel 2023 bonus e agevolazioni per le famiglie. Il più importante - e conosciuto - è sicuramente l’assegno unico per i figli a carico introdotto da marzo 2022 in sostituzione di altre agevolazioni come il bonus bebè, gli assegni familiari e il premio nascita, ma non è l’unico: sono diverse, infatti, le misure che si rivolgono alle famiglie, specialmente a quelle con figli, riconoscendo loro una maggiore liquidità di cui disporre.

Quest’anno inoltre i bonus famiglia si arricchiscono grazie alle novità introdotte dalla legge di Bilancio 2023, con la quale sono state previste due nuove misure che consentiranno di fare la spesa quasi gratis: da una parte la Carta risparmio spesa, dall’altra il Reddito alimentare, per le quali però siamo ancora in attesa dei decreti attuativi.

Per chi dunque si sta chiedendo se ci sono dei bonus per il sostegno al reddito della famiglia, compresa quella monogenitoriale, ecco una guida utile con l’elenco dei sostegni a cui si potrà accedere quest’anno.

Assegno unico universale figli a carico

La prima misura è sicuramente la più importante: l’assegno unico universale, introdotto nel marzo 2022. Si tratta di un contributo mensile spettante per ogni figlio minorenne, o anche maggiorenne se di età inferiore ai 21 anni e soddisfa una serie di condizioni (ad esempio se frequenta un corso di studi).

L’assegno unico quest’anno ha goduto di un rafforzamento: da una parte c’è stato l’incremento degli importi dovuto alla rivalutazione, dall’altra sono scattate le nuove maggiorazioni introdotte dalla legge di Bilancio 2023.

La manovra, infatti, ha previsto delle modifiche che vanno a vantaggio delle famiglie con figli piccoli: viene introdotta, infatti, una maggiorazione del 50% dell’importo base da riconoscere fino al compimento di 1 anno del figlio. E per le famiglie con almeno 3 figli tale maggiorazione si applica fino al compimento dei 3 anni, ma solo se l’Isee non supera i 40.000 euro. E ancora, la manovra ha aumentato da 100 a 150 euro l’importo della maggiorazione mensile forfettaria spettante alle famiglie con almeno 4 figli.

Detrazioni fiscali

Nonostante il passaggio all’assegno unico abbia cancellato le detrazioni per quei figli a carico per i quali viene già riconosciuto l’Auu, queste vengono ancora riconosciute per alcuni familiari.

Nel dettaglio, queste spettano ancora:

  • per i figli maggiorenni con più di 21 anni ma meno di 24 anni e producono un reddito pari o inferiore ai 4.000,00 euro nel periodo d’imposta di riferimento;
  • per i figli maggiorenni con più di 24 anni che producono un reddito pari o inferiore a 2.840,51 euro.
  • per i figli con più di 21 anni disabili, per i quali spetta sia l’assegno unico che la detrazione per familiari a carico.

Bonus nido

Confermato anche il bonus nido: continua a essere rimborsata tutta o una parte della spesa sostenuta dalle famiglie per la frequenza di asili nido pubblici e privati autorizzati e di forme di assistenza domiciliare in favore di bambini con meno di tre anni affetti da gravi patologie croniche.

Non cambiano gli importi: spetta un rimborso mensile, per undici mensilità, di 272,73 euro, per chi ha un Isee inferiore a 25.000 euro, mentre per chi supera tale soglia ma è comunque entro il limite di 40.000 euro il rimborso massimo è di 227,27 euro. Per chi supera i 40.000 euro di Isee il bonus nido spetta ancora, ma si ha diritto a un massimo di 136,37 euro al mese.

Carta acquisti

Resta in vigore nel 2023 la carta acquisti, da non confondere però con la carta famiglia che invece non esiste più. Si tratta di una carta di pagamento elettronica che viene rilasciata in favore dei cittadini che si trovano in una situazione di disagio economico.

Su questa carta ogni due mesi viene accreditato un importo di 80 euro (40 euro al mese). I soldi però si possono spendere solamente per fare la spesa (nei negozi autorizzati che espongono il relativo bollino) o per pagare le utenze di luce e gas presso gli uffici postali. A differenza della carta Rdc non vi è la possibilità di prelevare l’importo accreditato.

Inoltre, per i titolari della carta c’è il diritto a uno sconto del 5% nei negozi o nelle farmacie che aderiscono all’iniziativa. Ad averne diritto sono i cittadini over 65 che soddisfano i seguenti requisiti economici:

  • avere una pensione non superiore a 7.640,18 euro, limite che per gli over 70 sale a 10.186,91 euro;
  • Isee non superiore a 7.640,18 euro.

Inoltre, tenendo anche conto del coniuge, non bisogna essere intestatari di:

  • più di una utenza elettrica domestica
  • più di una utenza elettrica non domestica
  • più di due utenze del gas;
  • più di due autoveicoli
  • più di un immobile a uso abitativo con una quota superiore o uguale al 25%,
  • d’immobili che non siano a uso abitativo o di categoria catastale C7 con una quota superiore o uguale al 10%;
  • di un patrimonio mobiliare superiore a 15.000 euro come rilevato nella dichiarazione Isee;
  • vitto assicurato dallo Stato o da altre pubbliche amministrazioni perché ricoverati in istituto di cura di lunga degenza o detenuto in istituto di pena.

Hanno diritto alla carta anche i bambini di età inferiore a 3 anni, ma ovviamente il titolare della carta sarà un esercente patria potestà, che fanno parte di un nucleo familiare con Isee inferiore a 7.640,18 euro. Vale poi quanto detto sopra per i pensionati riguardo all’incompatibilità della Carta nel caso in cui si fosse proprietari di più utenze, immobili o autoveicoli.

Carta risparmio spesa

Al fianco della carta acquisti ci sarà un’apposta carta risparmio spesa, riconosciuta dalla legge di Bilancio 2023 a coloro che hanno un Isee inferiore a 15.000 mila euro. Così come la carta acquisti potrà essere spesa solamente per determinati acquisti, ossia per beni e servizi di prima necessità.

Per il momento però la manovra non dà altre informazioni, se non quella riguardante le risorse: 500 milioni di euro per il 2023. Per maggiori dettagli, ad esempio per capire di che importo si tratterà, bisognerà attendere l’apposito decreto attuativo di cui tuttavia, nonostante sia trascorso il termine di 60 giorni indicato dalla manovra, non c’è ancora notizia.

Reddito alimentare

La manovra prevede anche l’avvio del cosiddetto reddito alimentare. Per il momento si tratterà di una fase sperimentale che riguarderà solo le città metropolitane, ma l’intenzione è di estenderla a tutti.

Nel dettaglio, tale misura consiste nella distribuzione di pacchi alimentari realizzati con i prodotti invenduti che provengono dalla distribuzione alimentare; ovviamente saranno riservati alle sole famiglie in grave difficoltà economica. Anche in questo caso, però, siamo ancora in attesa del decreto attuativo.

Reddito di cittadinanza

Subisce una forte stretta invece il Reddito di cittadinanza, che nel 2023 si può ancora richiedere ma può essere percepito per un massimo di 7 mensilità. Viene ancora riconosciuto per 12 mensilità a coloro che all’interno del nucleo familiare hanno almeno un minore, un disabile o un over 60.

Per il resto requisiti e condizioni per avere diritto al Reddito di cittadinanza, che diventa Pensione di cittadinanza per i nuclei composti esclusivamente da over 65 oppure da persone con grave disabilità, restano le stesse di quelle già previste per il 2022.

Ci sono però differenze per quanto riguarda obblighi e sanzioni: viene stabilito dalla manovra, infatti, che chi ha un’età compresa tra i 18 e i 29 anni dovrà tornare a scuola se vuole continuare a godere della misura. Tutti gli altri occupabili, invece, avranno l’obbligo di prendere parte a un corso di formazione e riqualificazione professionale della durata almeno semestrale. Vi è poi l’obbligo di accettare già la prima offerta di lavoro ritenuta congrua.

Assegno di maternità Comuni

Tra i bonus famiglia c’è anche il cosiddetto assegno di maternità erogato dai Comuni in favore di quelle neo mamme che sono sprovviste di copertura previdenziale obbligatoria tale da permettere l’accesso al congedo di maternità Inps. Per averne diritto bisogna soddisfare anche un requisito economico, in quanto l’Isee in corso di validità non deve superare i 19.185,13 euro.

L’importo nel 2023 è pari a 383,46 euro; essendo riconosciuto per cinque mensilità, ne risulta un bonus complessivo di 1.773,60 euro}.

Bonus latte artificiale

Alle mamme che a causa di particolari condizioni patologiche non possono allattare naturalmente il proprio figlio - e non possono accedere alla banca del latte materno donato - è riconosciuto un bonus d’importo massimo di 400 euro per l’acquisto di latte artificiale.

Spetta fino al compimento del 6° mese del bambino, a patto di avere un Isee non superiore a 30.000 euro.

La richiesta, secondo le tempistiche e modalità dettate dalla regione di residenza, va presentata alla Asl di appartenenza.

Bonus cultura

Ancora per un anno sarà a disposizione il bonus cultura 18 anni che dal 2024 verrà erogato secondo diverse modalità (verrà sostituito infatti dalla Carta cultura giovani e dalla Carta del merito).

Si tratta di un contributo di 500 euro a disposizione dei nati nel 2004 per l’acquisto di biglietti per cinema, teatri, concerti, eventi culturali, musei, monumenti e parchi archeologici, come pure per l’acquisto di dischi, libri o per l’iscrizione a corsi di teatro, musica e lingue straniere.

C’è tempo per spendere i 500 euro fino al 30 aprile 2024: l’unico modo per farlo è quello d’iscriversi (entro il 31 ottobre 2023) all’apposita applicazione 18app dove generare i buoni spesa.

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