Bonus bebè, SMS Inps: quando serve il rinnovo dell’ISEE

Simone Micocci

16 Dicembre 2021 - 09:56

Bonus bebè, attenzione all’ISEE in scadenza: cosa fare per non rischiare un taglio dell’assegno di natalità, il quale verrà comunque pagato fino al termine naturale.

Bonus bebè, SMS Inps: quando serve il rinnovo dell’ISEE

Nelle ultime ore i beneficiari del bonus bebè hanno ricevuto un SMS con cui l’INPS li ha messi in guardia dalle conseguenze del mancato rinnovo dell’ISEE.

Nel dettaglio, l’INPS ha posto l’attenzione sull’importanza di rinnovare l’ISEE “il prima possibile” per non rischiare una riduzione dell’importo riconosciuto a titolo di bonus bebè, o meglio detto assegno di natalità. Una comunicazione che viene fatta ogni anno che conferma quanto abbiamo già spiegato nelle scorse settimane: nonostante l’introduzione dell’assegno unico universale e la contestuale cancellazione del bonus bebè, questo sarà riconosciuto agli aventi diritto fino alla scadenza naturale.

Un SMS che comunque ha messo in allarme i beneficiari del bonus bebè i quali si stanno rivolgendo ai loro CAF di fiducia per chiedere il rinnovo dell’ISEE il prima possibile così da non rischiare una riduzione dell’importo del bonus bebè. Ma c’è davvero tutta questa fretta?

Bonus bebè: l’INPS e il messaggio che chiede il rinnovo dell’ISEE

Se siete beneficiari del bonus bebè avrete sicuramente ricevuto il seguente SMS inviato dall’INPS:

L’ISEE scadrà il 31 dicembre 2021. Dal 1° gennaio rinnovare l’ISEE 2022 prima possibile perché la rata piena dell’assegno di natalità spetterà dalla data del rinnovo.

L’INPS non dà una scadenza, limitandosi a dire “il prima possibile”. Ed è proprio questa vaghezza nelle informazioni che sta generando confusione tra i beneficiari dell’assegno di natalità, molti dei quali non hanno ben capito cosa si intende per “rata piena”.

Bonus bebè: cosa succede in caso di mancato rinnovo ISEE

Da qualche anno ormai avere un ISEE non è più vincolante ai fini del riconoscimento del bonus bebè. Questo perché l’assegno di natalità viene comunque riconosciuto a tutti, seppur per un importo minimo di 80,00€ per dodici mensilità.

Per avere diritto a un importo maggiore bisogna avere un ISEE in corso di validità, in quanto:

  • ISEE inferiore a 7.000,00€: importo mensile di 160,00€;
  • ISEE superiore a 7.000,00€ ma comunque entro i 40.000,00€: importo mensile di 120,00€.

Sopra i 40.000,00€, dunque, spetta un assegno mensile di 80,00€ e lo stesso vale per coloro che fanno domanda del bonus bebè senza aver presentato un ISEE.

Lo stesso importo sarà riconosciuto a coloro che non rinnovano l’ISEE nel 2022. Il mancato rinnovo, infatti, non comporta la perdita del beneficio bensì il riconoscimento dell’importo minimo di 80,00€. Importo minimo che verrà erogato fino a scadenza, a meno che nel frattempo non si provveda con il rinnovo dell’ISEE e quindi si avrà diritto a una maggiorazione (sempre se l’indicatore risulterà inferiore alla soglia dei 40.000,00€).

Quando rinnovare l’ISEE per evitare il taglio del bonus bebè

Nel messaggio l’INPS parla del 1° gennaio, ma come noto difficilmente i CAF cominciano gli invii delle DSU prima dell’Epifania. Ma non c’è fretta d’altronde: considerando che la mensilità del bonus bebè viene solitamente pagata intorno al 20 di ogni mese, ci sono circa due settimane di tempo per non rischiare una riduzione.

Insomma, affrettarsi non è così necessario, ma nemmeno bisogna prendersela troppo comoda.

Fino a quando viene pagato il bonus bebè nel 2022

Da marzo 2022 entra in vigore la riforma dei bonus famiglia che comporterà una cancellazione di tutte le attuali misure, bonus bebè compreso, le quali verranno assorbite nel nuovo assegno unico.

L’assegno unico universale per i figli entrerà ufficialmente in vigore da marzo 2022, ma il bonus bebè sarà cancellato già dal 1° gennaio. Tuttavia, coloro per i quali l’assegno di natalità è già stato riconosciuto per un evento nascita (oppure affidamento o adozione) verificatosi nel 2021 (entro il 31 dicembre prossimo) avranno diritto al bonus fino a scadenza naturale, dunque fino al compimento del 1° anno di età del figlio (oppure alla scadenza di un anno dall’entrata in famiglia).

L’importante, quindi, è rinnovare l’ISEE nelle prime settimane di gennaio, così da continuare a percepire l’importo pieno come riconosciuto nel 2021.

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