Bonus baby sitter: un aiuto economico dallo Stato per le mamme che lavorano!

Daniela Masella

4 Settembre 2014 - 10:00

Anche quest’anno lo Stato mette a disposizione un aiuto economico per aiutare a pagare il nido o la baby sitter. Ecco come riceverlo.

Bonus baby sitter: un aiuto economico dallo Stato per le mamme che lavorano!

Già dallo scorso anno, per le mamme che tornano al lavoro subito dopo la maternità, lo Stato mette a disposizione un aiuto economico per pagare il nido o la baby sitter. Un’iniziativa che l’altro anno ha registrato però un vero e proprio flop: dei 20 milioni di euro sufficienti a pagare i buoni lavori a circa 11mila neomamme, sono arrivate meno di 4 mila domande. 

Quest’anno l’iniziativa si ripete con l’obiettivo di coinvolgere un maggior numero di mamme lavoratrici rendendo più facilmente accessibili le pratiche per la richiesta dei voucher e recuperare, reinvestendoli, i fondi restati inutilizzati. La legge Fornero di riforma del mercato del lavoro (n°92 del 28 giugno 2012), ha introdotto infatti in via sperimentale per il triennio 2013-2015 un incentivo dedicato alle donne che vogliono tornare al lavoro dopo i cinque mesi di maternità obbligatoria, rinunciando così al periodo di congedo parentale pagato dall’Inps con il 30% dello stipendio. 

Si tratta nello specifico di un contributo economico del valore di 300 euro al mese per un massimo di sei mesi, in tutto 1.800 euro, che serve a far fronte alle spese del nido o in alternativa di buoni lavori per retribuire la baby sitter.

Possono usufruire del contributo le mamme lavoratrici che, entro 11 mesi dal termine del congedo di maternità obbligatorio, non hanno ancora utilizzato il congedo parentale, o quelle che ne hanno usufruito in parte (ma il contributo sarà solo per il periodo non utilizzato). Anche chi aspetta un bambino può fare domanda, a patto che la data presunta del parto sia fissata entro quattro mesi dalla scadenza del bando. Il bonus può essere percepito per un periodo massimo di sei mesi se la mamma è una lavoratrice dipendente, per non più di tre mesi in caso di lavoratrici autonome o parasubordinate. 

Dopo la pubblicazione del bando va presentata la domanda online sul sito dell’Inps, dove specificare se si è interessati al contributo per l’asilo nido o per la baby sitter. Dopo 15 giorni dalla scadenza del bando, l’Inps pubblica la graduatoria che da priorità ai redditi più bassi. Se si rientra in graduatoria, si ritirano all’Inps i voucher per pagare la baby sitter. Se si è scelto il bonus per il nido, la quota è versata direttamente alla struttura. 

Per quest’anno sono stati stanziati 20 milioni di euro e altrettanti per il 2015. Una volta uscito il bando si potrà presentare la domanda entro il 31 dicembre 2014 e ne potranno approfittare anche le lavoratrici del pubblico impiego prima escluse. 

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