Bonus 80 euro anche per chi è in cassa integrazione?

Teresa Maddonni

17/04/2020

26/08/2020 - 10:23

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Bonus 80 euro anche per chi è in cassa integrazione? Una domanda che molti lavoratori, magari per la prima volta in una situazione di sospensione dell’attività lavorativa e che accedono a questa forma di integrazione salariale, si stanno facendo e alla quale cerchiamo di rispondere.

Bonus 80 euro anche per chi è in cassa integrazione?

Il bonus di 80 euro andrà anche a chi è in cassa integrazione? Cerchiamo di rispondere a questa domanda per tutti quei lavoratori che a causa dell’emergenza COVID-19 percepiranno una qualche forma di integrazione salariale per sospesa attività lavorativa.

Il bonus di 80 euro, noto alle cronache anche come bonus Renzi dal nome del suo fautore, è stato introdotto dal decreto 66/2014 come un credito fiscale riconosciuto al lavoratore dipendente o assimilato in busta paga dal datore di lavoro.

Nel 2020, a partire da luglio, il bonus di 80 euro dovrebbe salire a 100 grazie al taglio del cuneo fiscale.

A causa dell’emergenza COVID-19 e del conseguente lockdown molti lavoratori che prendono già il bonus di 80 euro in busta paga si troveranno almeno per nove settimane in cassa integrazione ordinaria, in deroga o FIS come stabilito dal decreto Cura Italia di marzo. Vediamo quindi se si ha diritto anche in cassa integrazione al bonus 80 euro.

Bonus 80 euro anche per chi è in cassa integrazione?

Bonus 80 euro anche per chi è in cassa integrazione? La risposta è perché il lavoratore pur percependo solo l’80% della retribuzione, in linea generale, per il periodo di cassa ha comunque diritto al bonus di 80 euro di Renzi.

Ricordiamo che il bonus di 80 euro può essere percepito dal lavoratore dipendente o assimilato secondo il decreto del 2014 senza che venga fatta domanda per ottenerlo. Si tratta come abbiamo detto di un credito fiscale. Il bonus di 80 euro viene erogato in busta paga oppure recuperato con la dichiarazione dei redditi e riconosciuto a chi ha un reddito annuo compreso tra gli 8.174 euro (al di sotto si tratta di no tax area) e i 26.600 euro.

Il bonus di 80 euro viene pertanto riconosciuto anche al lavoratore che si trovi in cassa integrazione nel rispetto dei limiti che abbiamo sopra indicato. Il bonus di 80 euro, dal momento che siamo in un periodo di crisi lavorativa ed è bene ribadirlo, è riconosciuto anche ai percettori di Naspi e DIS-COLL vale a dire a coloro che prendono l’indennità di disoccupazione.

Cassa integrazione: quando arriva il pagamento?

Il pagamento della cassa integrazione, che sia essa in deroga o ordinaria, non si sa ancora bene quando arrivi. Di conseguenza anche il bonus di 80 euro.

Sebbene sia stato annunciato l’accredito già per la metà di aprile il ritardo è ormai evidente. Sicuramente, come da più parti è stato evidenziato, il pagamento della cassa integrazione arriverà prima dei tempi ordinari dell’INPS.

Solitamente l’Istituto impiega anche due o tre mesi per pagare la cassa integrazione e ha dichiarato di impiegarne meno, 30 giorni, dalla ricezione della domanda.

Intanto è arrivato l’allarme dei Consulenti del Lavoro che hanno parlato di pagamenti non prima di maggio, dunque a ben due mesi dall’inizio dell’emergenza.

Altro problema quello della cassa integrazione in deroga che si regge sull’operatività di regioni e INPS: molte regioni sono in ritardo nella trasmissione delle domande e queste sono moltissime.

Anche sull’anticipo della cassa integrazione da parte delle banche dopo l’accordo tra sindacati e Abi, annunciano sempre i Consulenti del Lavoro, si è in ritardo. L’accordo è stato sottoscritto per accelerare e non rallentare i pagamenti della cassa integrazione per i lavoratori in difficoltà in un periodo di crisi ed emergenza.

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