Bollo auto storiche, abolizione in arrivo?

Luca Secondino

15/11/2018

Nella Manovra la proposta della Lega per annullare la tassa sulle auto ventennali.

Bollo auto storiche, abolizione in arrivo?

Il bollo auto storiche potrebbe presto sparire e far rifiatare collezionisti ed appassionati. Secondo quanto proposto dalla Lega nella prossima Manovra, la tassa per le auto ventennali potrebbe essere cancellata.

Ricordiamo che la misura è stata introdotta dal Governo Renzi nel 2015, ritenuta molto impopolare dai collezionisti, e mette sullo stesso piano le auto di oggi con quelle datate, obbligando al pagamento del bollo i proprietari delle auto ventennali, ovvero quelle che hanno dai 20 ai 29 anni di età dalla prima immatricolazione.

L’annullamento dell’esenzione ha tolto molto margine decisionale alle regioni, che ancora oggi prevedono il pagamento completo, parziale o non prevedono pagamento per il bollo di questi veicoli, in base ad alcuni requisiti.

La proposta della Lega si basa su una copertura finanziaria di 80 milioni e oltre ad eliminare il bollo per le auto storiche prevede di mantenere la revisione biennale per i mezzi ultraventennali.

Bollo auto storiche, possibile abolizione

Il bollo sulle auto ventennali ha causato non pochi problemi ai collezionisti, che dal 2015 hanno più difficoltà a mantenere i loro garage, se non fosse per le esenzioni parziali valide in alcune regioni per le auto iscritte ai registri storici come ASI e FMI.

Uno degli obiettivi per cui era stato introdotto il pagamento era quello di incentivare gli automobilisti a ringiovanire il parco auto evitando di attendere lo scoccare del ventesimo anno di età dell’automobile per non dover più pagare il bollo.

Ora potrebbe cambiare tutto, con la manovra 2018 in via di approvazione a fine anno.

Auto storiche e Superbollo

Oltre al bollo per le auto storiche, l’altra misura che ha messo in difficoltà gli amanti delle auto sportive è il Superbollo, che ha ridefinito il parco macchine italiano al ribasso in termini di potenza di motore.

La misura prevede un pagamento di 20,00 euro per ogni kW che supera il limite dei 185. Un salasso per chi possiede Maserati, Ferrari, ma anche semplicemente dei suv potenti ora molto in voga. Questo non solo ha spinto gli italiani a scegliere auto più modeste, ma ha anche incentivato gli automobilisti desiderosi di auto potenti a rivolgersi all’esterovestizione per non pagare le tasse italiane.

Andrea De Bertoldi, senatore di Fratelli d’Italia, ha proposto un disegno di legge per cancellare il Superbollo.

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