Da tempo si parla della riforma della tariffa del gas, “un intervento radicale e complessivo, frutto di un percorso che si è sviluppato in più fasi”, come spiega l’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas (AEEG), la cui seconda fase scatterà a breve, diventando operativa dal 1 ottobre.
Ciò consentirà alle famiglie di risparmiare fino a 90 euro l’anno ed avere, rispetto ad aprile (quando si era già registrato un calo del 4,2%), un decremento del 7% sulla bolletta del gas.
L’AEEG ha spiegato come l’evoluzione progressiva e strutturale del mercato all’ingrosso del gas naturale si muova “coerentemente con i nuovi scenari di mercato nazionali e internazionali” con l’obiettivo di trasferire agli utenti i benefici dei cambiamenti avvenuti nei mercati all’ingrosso a livello nazionale e internazionale.
Cosa cambia con la riforma?
Ricordiamo in breve che la riforma consiste essenzialmente nel nuovo criterio per il pagamento della componente materia prima (41% sulla bolletta): dal mercato “take or pay”, una clausola dei contratti di acquisto del gas che stabilisce il pagamento di una quantità minima di gas anche quando non si proceda a ritirare la materia prima, al mercato “spot” (che presenta prezzi inferiori), a cui si farà riferimento al 100%.
Una riforma importante per gli utenti del mercato tutelato che potrebbe avere influenza anche sulle tariffe del mercato libero (per approfondimenti leggi Gas: Mercato libero o tutelato? Ecco la guida per il consumatore), che hanno come riferimento proprio i prezzi stabiliti dall’AEEG.
Con la seconda fase della riforma, quindi dal 1 ottobre, si assisterà alla completa modifica delle modalità di determinazione della componente CCI (sostituita da una nuova componente CMEM), ovvero quella relativa alla commercializzazione all’ingrosso, definita dall’AEEG in base a criteri di mercato.
Verranno introdotte modalità di calcolo completamente nuove, abbandonando il riferimento storico ai contratti di approvvigionamento di lungo periodo, e quindi al petrolio.
Tra le altre novità principali:
- maggiore stagionalità (prezzi più alti in inverno);
- riduzione delle componenti per il trasporto e lo stoccaggio del gas;
- le bollette seguiranno l’andamento stagionale delle quotazioni sulle borse del gas (per l’anno 2013-2014 si farà riferimento a quelle dell’hub olandese TTF, Title Transfer Facility, che attualmente vengono utilizzate per la quota del 20% di prezzi di mercato spot, successivamente a quella nazionale gestita dal GME);
- introduzione di specifiche componenti di gradualità per tutti i venditori nell’applicazione della riforma delle condizioni economiche per favorire l’adeguamento delle politiche di approvvigionamento e la copertura dei rischi;
- introduzione di un’ulteriore componente per promuovere la rinegoziazione dei contratti di lungo periodo;
- ridefinizione della componente QVD (Costi relativi alle attività di commercializzazione della vendita al dettaglio) sulla base di dati economici e patrimoniali degli esercenti la tutela, in relazione ai costi che vengono sostenuti per la gestione dei clienti e ai costi connessi agli oneri per la morosità, particolarmente alti in questo periodo di crisi.
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