Blockchain: nasce alleanza europea, ma l’Italia la “snobba”

C. G.

18 Aprile 2018 - 16:22

È nata la European Blockchain Partnership, rivoluzionaria alleanza sulla tecnologia digitale. L’Italia, però, ha scelto di non firmare.

Blockchain: nasce alleanza europea, ma l’Italia la “snobba”

È nata ufficialmente la prima alleanza europea sulla blockchain, un partenariato dal quale l’Italia ha scelto di restare lontano.

Firmata in occasione del Digital Day 2018, la partnership avrà l’obiettivo di promuovere lo scambio di competenze ed esperienze in materia tecnologica, rendendo contemporaneamente il terreno fertile al lancio di applicazioni blockchain a livello europeo, che interesseranno sia il settore pubblico che quello privato.

“In futuro tutti i servizi pubblici useranno la tecnologia blockchain, il cui enorme potenziale potrà essere sfruttato per offrire migliori servizi per i cittadini grazie al lavoro congiunto dei Paesi europei e della Commissione,”

ha affermato il commissario Ue per l’Economia digitale, Mariya Gabriel.
Si ricordi, tra l’altro, come il blocco abbia già investito 80 milioni di euro in progetti legati alla suddetta tecnologia. Nei prossimi due anni, poi, ne saranno stanziati altri €300 milioni.

Lo scopo dell’alleanza su blockchain

22 Paesi sono stati attirati dall’idea di una simile alleanza e hanno scelto di salire sul carro del mercato digitale. L’Italia, però, non è rientrata nella lista. A firmare la dichiarazione sono stati: Austria, Belgio, Bulgaria, Estonia, Lettonia, Repubblica ceca, Francia, Germania, Irlanda, Lituania, Lussemburgo, Malta, Svezia, Norvegia, Finlandia, Polonia, Slovenia, Slovacchia, Paesi Bassi, Spagna, Portogallo e Regno Unito.

Attraverso la European Blockchain Partnership il blocco tenterà di perseguire una maggiore cooperazione sia dal punto di vista tecnico che da quello normativo. Il tutto, hanno spiegato da Bruxelles, con l’intento di fare dell’Europa una leader nello sviluppo e al contempo nella diffusione della tecnologia blockchain.

I prossimi passi

Con la firma dell’alleanza, ciascuno degli Stati firmatari nominerà un proprio rappresentante che opererà con l’esecutivo comunitario per definire le strategie da intraprendere.

Entro il mese di settembre, poi, le indagini individueranno un gruppo iniziale di servizi pubblici digitali transfrontalieri già esistenti, mentre entro la fine del 2018 saranno delineati sia la governance della partnership su blockchain sia le sue applicazioni.

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