Bitcoin a picco fino a $10.000? La previsione di Guggenheim

Pierandrea Ferrari

29 Giugno 2021 - 16:32

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Scott Minerd di Guggenheim ancora ribassista sul Bitcoin: possibili nuovi minimi in area 10.000-15.000 dollari.

Bitcoin a picco fino a $10.000? La previsione di Guggenheim

Bitcoin sta provando a scrollarsi di dosso le scorie dell’ultimo mese, arrampicandosi oggi in area 36.000 dollari, di fatto inviolata da circa due settimane. Tuttavia, con la stretta regolatoria cinese sui miners e sui servizi in criptovaluta, e con la possibilità concreta che anche le authority USA decidano di stringere le maglie attorno alla crypto-industria, il Bitcoin rischia di fare ancora i conti con una forte pressione ribassista.

Questo, almeno, il pensiero di Scott Minerd, CIO del fondo di investimento Guggenheim Partners, uno che su Bitcoin&Co. non ci è mai andato leggero. Mesi fa, infatti, Minerd paragonò la bull run del Bitcoin alla bolla dei tulipani nell’Olanda del diciassettesimo secolo, preannunciando di fatto quel pullback che si sarebbe consumato nelle settimane a seguire.

Bitcoin a picco fino a $10.000? La previsione di Guggenheim

Minerd, che su Twitter non lesina le sue “price predictions”, ha rivelato al network USA Cnbc che vede per il Bitcoin dei potenziali nuovi minimi intorno ai 10.000-15.000 dollari. Finora, la crypto è riuscita a difendere con le unghie e con i denti il livello di supporto dei 30.000 dollari, “un segnale rialzista” secondo l’analista di Luno Vijay Ayyar, ma con una ulteriore pressione ribassista il rischio che la soglia venga bucata, innescando una scivolata verso il fondo, non è trascurabile.

Del resto, la previsione di Minerd è in una certa misura in linea con quanto emerso da due sondaggi condotti recentemente negli Stati Uniti. Uno è a firma Bank of America, e rileva come l’81% dei gestori di fondi intervistati veda il Bitcoin in bolla, mentre dall’altro, curato da JP Morgan, emerge uno scenario polarizzato, con il 49% degli investitori a sostenere che la crypto è una mania temporanea, o più prosaicamente, veleno per topi.

Bitcoin in area 36.000 dollari

Ma come anticipato, aldilà dei venti di guerra che soffiano d’Oriente, e nonostante gli analisti tendano a concordare sul fatto che nuovi scivoloni possano effettivamente essere alle porte, il Bitcoin sta riprendendo un po’ del campo perso dopo il giro di vite della Pboc in Cina. La quotazione odierna di 36.328 dollari vede ora la crypto scambiare in netto rialzo su base mensile, +5,7%, ma ancora a distanza siderale dai massimi toccati lo scorso aprile, -42,4%.

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