Bitcoin: ecco quando è previsto il prossimo rialzo

Riccardo Lozzi

21 Febbraio 2022 - 10:52

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Le previsioni sul futuro prospettano un biennio di calo dei prezzi: quando è previsto il prossimo rialzo del Bitcoin?

Bitcoin: ecco quando è previsto il prossimo rialzo

I Bitcoin occupano un ruolo sempre più centrale nell’economia e nella politica internazionale. Come è stato riportato nelle ultime settimane, infatti, le criptovalute potrebbero giocare un ruolo da protagonista in caso di scoppio della guerra tra Russia e Ucraina.

Nonostante l’importanza ormai riconosciuta a livello globale, nell’ultimo anno i Bitcoin hanno subito un calo di oltre il 33%, con quotazioni oscillanti in questo periodo. Come è possibile vedere dai grafici, solamente nell’ultimo mese, per esempio, si è osservata un inziale aumento di oltre il 5%, seguito da un ribasso di quasi il 10% nell’ultima settimana.

L’alto tasso di volatilità che contraddistingue le monete digitali, tra cui Ethereum, sta causando un notevole livello di stress nei criptoinvestitori. Per tale ragione sono in molti a chiedersi quando è previsto il prossimo rialzo dei Bitcoin.

Quando è previsto il prossimo rialzo dei Bitcoin?

In un report pubblicato da JP Morgan, gli analisti di quello che rappresenta uno degli istituti finanziari più importanti al mondo, hanno fornito la loro previsione sulla quotazione del Bitcoin. Nel rapporto è possibile leggere che la criptovaluta raggiungerà il valore di 150 mila dollari nel lungo periodo. Vale a dire circa 4 volte quello attuale.

Altri analisti provano a essere più precisi, arrivando a provare a indovinare la data del prossimo rialzo dei Bitcoin. Tra questi troviamo Du Jun, co-fondatore di Huobi, una delle più importanti piattaforme al mondo per lo scambio di criptovalute.

Come rivelato alla CNBC dall’investitore cinese, non si arriverà a una vera risalita del Bitcoin tra la fine del 2024 e l’inizio del 2025.

Nel 2024 il Bitcoin tornerà a salire?

Tra il 2024 e il 2025, infatti, ha affermato lo stesso Du Jun, si dovrebbe assistere al cosiddetto halving, cioè il dimezzamento del numero di monete digitali disponibili che è possibile estrarre attraverso il processo di mining. Come è possibile osservare nel passato, quando questo evento si è verificato, il valore del Bitcoin ha subito un’impennata.

L’ultimo halving, ad esempio, è avvenuto a maggio 2020, permettendo alla criptovaluta di arrivare a toccare la quotazione di 68 mila dollari nel 2021, il valore massimo mai registrato. Un andamento simile a quanto accaduto quattro anni prima, nel 2016.

Come dichiarato da Du Jun, quindi, attualmente ci troveremmo nella fase iniziale di un mercato ribassista, che prelude un biennio di calo dei prezzi.

Ovviamente, come accade spesso con le previsioni finanziarie, queste sono suscettibili a un margine di errore abbastanza rilevante. In particolare in un periodo di grave incertezza come quello attuale, caratterizzato da eventi come la pandemia da Covid-19 e l’eventuale scoppio di una guerra, elementi che potrebbero rovesciare qualsiasi pronostico futuro da un momento all’altro.

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