Bill Gates: ancora due anni per tornare alla normalità dopo il coronavirus

Matteo Novelli

29/04/2020

27/01/2021 - 16:21

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Tornare alla normalità dopo il coronavirus? Non prima di uno o due anni: questo il parare di Bill Gates che prevede tempi molto lunghi prima di tornare al mondo che conoscevamo.

Bill Gates: ancora due anni per tornare alla normalità dopo il coronavirus

Bill Gates torna a pronunciarsi sul coronavirus e sull’attuale pandemia: secondo il fondatore di Microsoft il ritorno alla normalità è ancora lontano e per riprendere le vecchie abitudini e tornare a un mondo pre COVID-19 ci vorranno ancora uno o due anni.

L’opinione di Bill Gates è ora al centro dell’attenzione del mondo intero: più volte infatti il numero uno di Microsoft aveva messo in guardia la società circa una possibile pandemia (per molti aveva addirittura previsto il coronavirus in un intervento pubblico del 2015).

Ci vorrà diverso tempo prima di tornare alla normalità: questo il parere di Bill Gates, a oggi anche uno dei volti più attivi nella ricerca di un vaccino contro il coronavirus, che identifica un limite temporale molto lungo per il ritorno alla normalità.

Bill Gates e coronavirus: ritorno alla normalità non prima di uno o due anni

È con un’intervista al quotidiano francese Le Figaro , tradotta poi da Repubblica, che Bill Gates sottolinea ancora una volta come il mondo non fosse adeguatamente preparato all’arrivo di questa pandemia. Le misure da adottare sono state insufficienti nonostante i campanelli d’allarme lanciati nel corso degli anni dal fondatore di Microsoft, che aggiunge:

“Tutta la mia attenzione è rivolta a combattere il Covid 19. Questo virus va a interferire in un numero talmente grande di settori causando così tanti danni economici e disturbi di tipo mentale che a fatica riusciamo a immaginarne la portata”.

La sentenza di Bill Gates lascia poi spazio a pochi dubbi circa la durata delle misure contenitive nel mondo post coronavirus:

Non torneremo alla normalità prima di uno o due anni. Certo, un sistema basato su test e tracciamenti globali dovrebbe permettere di individuare in fretta eventuali focolai d’infezione e limitarne gli effetti soffocandoli. Nonostante questo, non possiamo immaginare di tornare a una vita normale perché le persone avranno paura di essere contagiate e propenderanno per un radicale cambiamento delle proprie abitudini”

.

Mettere fine al diffondersi di questa pandemia è necessario, per Gates, non solo dal punto di vista umanitario ma anche economico, i cui effetti sono già drammatici e sotto gli occhi di tutti.

Bill Gates si è poi dimostrato molto critico verso coloro che puntano il dito contro la Cina, accusata di aver dato origine alla pandemia, difendendo le scelte operate per contenerne la rapida diffusione mondiale.

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