Bersani o Berlusconi? Chi è il leader più credibile? Ecco i sondaggi della più seguita competizione elettorale degli ultimi anni

Quella del 2013 è senza dubbio la campagna elettorale più seguita degli ultimi anni.

Ad infuocarla il faccia a faccia tra Berlusconi e Monti sull’annuncio shock del Cavaliere.

Ma anche le reazioni suscitate nella sinistra non sono state di poco conto.

Per non parlare del fatto che quella di quest’anno è la prima contesa elettorale nella quale, grazie soprattutto a Grillo, internet gioca un ruolo decisivo.

Ma chi è il politico più credibile? Chi si trova in vantaggio nei sondaggi sulle intenzioni di voto? Ecco le risposte del sondaggio SVG.

Intenzioni di Voto

Grosso passo indietro del PD, o meglio, grosso salto in avanti del PDL che ha rimontato in maniera impressionante lo svantaggio accumulato all’inizio della contesa elettorale.

Adesso solo 5 punti percentuali separano le due coalizioni.

La coalizione di Centro guidata da Monti si piazza al quarto posto dopo il M5S che da solo distacca la coalizione del Professore di cinque punti.

Si attesta quasi al 5% Ingroia, che fa comunque meglio di Vendola (inserito nella coalizione del PD), Fini e Casini (che sono alleati di Monti)

Credibilità

Non stupisce che ad aggiudicarsi l’oro nella corsa alla credibilità sia Bersani e che, all’estremo opposto della classifica si posizioni Berlusconi, che paga lo scotto della proposta shock dei giorni scorsi.
A stupire è piuttosto l’argento conquistato da Beppe Grillo che si posiziona appena dietro Bersani con un solo punto percentuale di differenza.
Il bronzo se lo aggiudica Ingroia, mentre Monti si deve accontentare solo del quarto e penultimo posto.
A pesare sull’immagine del Professore la sua scelta di candidarsi dopo quattordici mesi passati a bollare come impossibile una simile eventualità, oltre che la nuova apertura ad ipotesi di alleggerimento fiscale, dai più considerata incoerente con le sue precedenti azioni di governo.

Interesse per la politica

In forte crescita l’interesse degli italiani per le sorti politiche del paese: da anni non si registrava una tale attenzione per la contesa elettorale.

Il nuovo entusiasmo per la politica potrebbe essere stato incentivato dalla crisi che attanaglia il nostro Paese, motivando una partecipazione più attiva della cittadinaza, o dalle molte novità del panorama partitico o ancora dall’anti-politica.