Continua il duello a distanza tra Mario Monti e Silvio Berlusconi iniziato ieri su La7 dopo la proposta shock del Cavaliere.
Dopo il botta e risposta a distanza Monti rincara la dose.
Malumori anche da parte degli alleati. Roberto Maroni (Lega) ha commentato con una certa diffidenza le affermazioni di Berlusconi riguardo il condono tombale.
Il boccone avvelenato
Monti collegato in video conferenza sul sito de La Stampa ha definito la proposta di Berlusconi di restituire l’IMU ai contribuenti “una polpetta avvelenata” condita da pesanti conseguenze finanziarie.
Il Professore invita a diffidare dalle promesse elettorali esagerate di Berlusconi, pur lasciando aperto il solito spiraglio a oculate e graduali riduzioni delle tasse.
Secondo il Premier uscente infatti:
“se un governo è considerato credibile dai mercati, a parità di altre condizioni gli spread e i tassi saranno meno alti e quindi lo Stato, potrà permettersi di ridurre un po’ le tasse, perché risparmierà”.
È proprio il rialzo odierno dello spread preoccupa il Professor Monti, che in esso individua il chiaro segnale che i mercati avrebbero reagito alle affermazioni del Cavaliere.
Monti si dichiara inoltre preoccupato da un possibile colpo di coda della crisi motivato da tali “promesse millenaristiche in campagna elettorale”.
Infine, riferendosi all’operato dei precedenti mesi, ammette che i sacrifici consumatisi durante il suo Governo potrebbero costare caro in termini di consensi ma ribadisce:
“Scelta Civica è legata al mio nome e dunque ad una esperienza di governo che ha dovuto chiedere agli italiani sacrifici molto duri per rimediare ai guai lasciati dai predecessori”.
Maroni frena il Cavaliere
Il leader della Lega, Roberto Maroni, tira il freno sulla proposta avanzata da Berlusconi in relazione a un’ipotesi di condono tombale.
La Lega sarebbe contraria ai condoni di qualsiasi tipo, la strategia da seguire sarebbe piuttosto quella della lotta all’evasione. Maroni ribadisce:
“Basta colpi di spugna, preferisco la strada della lotta all’evasione consentendo la detrazione di tutti gli scontrini e le fatture fiscali ”.
Niente da obbiettare invece sulla restituzione dell’IMU, che, ha sottolineato Maroni, era comunque già presente nel programma perseguito dalla Lega.
Quindi il Carroccio stempera l’entusiasmo delle promesse berlusconiane imponendo al Cavaliere un ridimensionamento delle sue prospettive.
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