Bersani: mi piace Berlusconi, ma come cabarettista! Ecco come noi ridurremo le tasse

Piero Capello

8 Febbraio 2013 - 10:16

Bersani: mi piace Berlusconi, ma come cabarettista! Ecco come noi ridurremo le tasse

Il valzer elettorale prosegue e a dettar la musica sono i duelli a distanza tra i suoi partecipanti.
Dopo il ridimensionamento delle affermazioni di Fassina, rilasciate sempre su la7, Bersani viene intervistato da Mentana.
I temi dell’intervista sono i soliti, lavoro, tasse e fisco, ma i tempi sono stretti e il leader del PD perde il ritmo sforando i 5 minuti imposti dalla par condicio.
A Mentana, che gli ha domandato se gli fosse piaciuta l’imitazione perpetrata a sue spese dal Cavaliere, Bersani ha confessato di avere un debole per Berlusconi..., ma come cabarettista.

È tempo di serietà

Berlusconi è un grande intrattenitore e piace, ma questi sono luoghi comuni.
Eppure un fondo di verità deve esserci se persino Bersani, intervistato da Mentana, confessa di avere un debole per il Cavaliere.
No, non si tratta di una capitolazione estemporanea del PD: Bersani si affretta a spiegare la sua posizione.
Berlusconi sarebbe infatti un ottimo intrattenitore da cabaret, simpatico e brillante, certo, ma in questo momento l’Italia ha bisogno di ben altro.
Serietà, questa è la priorità del Paese.
In effetti il virus della simpatia-a-tutti-i-costi dilaga ha contagiato persino Monti.
Non stupisce che nei sondaggi sulla credibilità Bersani dia una pista ai suoi avversari, fatta eccezione per Grillo.

Lavoro ed Istruzione al primo posto

Ma quali sono le esigenze dell’Italia per il leader del PD?
Istruzione e lavoro senza dubbio.
Il calo degli iscritti alle Università testimonia tragicamente la situazione in cui versa il nostro Paese logorato dalla crisi, dove i giovani non lasciano gli studi per disinteresse o indolenza, ma perché non possono permetterseli.
É necessario dunque rimettere in piedi l’economia e bisogna farlo a partire dal mercato del lavoro, conclude Bersani.
Come?
Le risposte del leader della Sinistra non brillano per originalità, almeno si risparmia proposte choc, e i tempi ristretti non gli permettono di approfondirle adeguatamente.

Bersani: ecco come ridurremo le tasse

Tanto per andare controtendenza, anche Bersani propone un abbassamento delle tasse.
Anche in questo caso nessuna novità, ma una proposta concreta e realistica, testimone della volontà di Bersani di riconfermare la propria supremazia nel campo della credibilità.
Ecco da dove verranno reperiti i fondi per l’alleggerimento fiscale:

  • Vendita di patrimonio pubblico, misura ampiamente utilizzata all’estero che andrebbe adottata anche in Italia, secondo Bersani;
  • Riqualificazione della spesa, taglio agli sprechi;
  • Incentivazione della fedeltà fiscale: “basta ad ipotesi di condoni, così vedrete come gli evasori pagheranno le tasse”;
  • Riduzione dei contanti a favore di metodi di pagamento tracciabili;
  • Tracciabilità di tutti i movimenti finanziari, pur nel rispetto della privacy;

Mentana domanda se l’accordo con la Svizzera possa entrare a far parte delle misure per reperire i fondi necessari all’alleggerimento fiscale.
Bersani indugia qualche secondo prima di esprimere il proprio diniego: l’accordo in questi termini non sarebbe condivisibile, troppo simile a un condono.
Bersani chiude in maniera risicata il suo intervento, sforati i 5 minuti si vede costretto a rispondere in maniera lapidare all’ultima domanda, ma la sua risposta suona come un monito per gli avversari: avremo il 51% e il Governo sarà solido.

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