Beni rifugio: gli italiani si affidano ai diamanti. Transazioni al top nel 2016

Antonio Atte

13 Luglio 2016 - 08:55

Beni rifugio: dopo la febbre dell’oro prosegue la corsa ai diamanti. Nel primo semestre del 2016 le transazioni sono aumentate del 50%.

Beni rifugio: gli italiani si affidano ai diamanti. Transazioni al top nel 2016

Beni rifugio: gli italiani si affidano ai diamanti - Dai diamanti non nasce niente? Non la pensano così gli italiani, che alla luce della profonda incertezza che aleggia sui mercati internazionali dopo il referendum che ha sancito l’uscita del Regno Unito dall’Unione europea, si stanno riversando in maniera massiccia sul prezioso minerale.

Dopo la Brexit prosegue la corsa ai beni rifugio. In caso di shock finanziari o periodi caratterizzati da una forte incertezza e da una relativa volatilità dei mercati, molti scelgono di investire in quei beni che hanno un valore reale e intrinseco e che per questo non vanno incontro a una svalutazione (da qui la definizione di “beni rifugio”).

Rientrano nella categoria dei beni rifugio i metalli preziosi e le materie prime, i beni immobili, i titoli di Stato dei Paesi più solidi dal punto di vista finanziario (bund tedeschi) e le valute poco esposte alla svalutazione (vedi il franco svizzero).

Beni rifugio: il caso dell’oro

Uno di questi beni è sicuramente l’oro, il cui prezzo (+28% da inizio anno) sta conoscendo una fase di notevole rialzo. Il valore del metallo si è attestato sui 1338,58 dollari l’oncia ed è destinato a salire ulteriormente, anche se nel futuro non sono esclusi rischi.

Beni rifugio: il rally dell’argento

Ancora migliori le performance dell’argento, protagonista di una risalita dovuta non tanto alla Brexit quanto ai tassi negativi e alle politiche fallimentari messe in campo dalle banche centrali di tutto il mondo. La quotazione in tempo reale di questo metallo al momento si aggira sui 20,329 dollari l’oncia ed entro fine anno potrebbe raggiungere la soglia dei 25 dollari l’oncia.

Beni rifugio, diamanti: nel 2016 transazioni per 150mln di euro

Non solo oro e argento. In Italia sono in costante aumento anche le transazioni in acquisti di diamanti da investimento, che dai 109 milioni nel 2013 sono passate a 152 nel 2014, per arrivare poi a 183 milioni nel 2015.

Nei primi sei mesi del 2016 le transazioni hanno registrato un incremento del 50%, toccando alla fine di giugno i 150 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (dati forniti da Intermarket diamond business).

Beni rifugio, diamanti: 6mila clienti, investiti più di 20mila euro pro-capite

Le operazioni sono state in tutto 6.146 e il numero di clienti si aggira intorno alle 6mila unità, con un investimento medio pro-capite di poco superiore ai 20mila euro (investimento minimo non superiore agli 8mila euro).

Nell’ultimo trentennio i rendimenti sono stati pari a circa l’1,5-2% sopra il tasso dell’inflazione. L’investimento è di media-lunga durata e gli esperti sconsigliano il disinvestimento prima dei 5-7 anni.

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