Bankitalia: taglio alle tasse sulla casa? OK solo se permanente

Linda Tiralongo

29/09/2015

30/09/2015 - 09:02

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Durante l’audizione in Senato sulla Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza (Def), Bankitalia ha espresso le sue posizioni in tema di investimenti, detassazione prima casa e crescita dell’Italia. Ecco i dettagli.

Bankitalia: taglio alle tasse sulla casa? OK solo se permanente

Arriva da Bankitalia il monito a garantire una riduzione progressiva del debito per mantenere un margine di sicurezza nel bilancio dello Stato considerata la congiuntura economica globale.
Taglio alle tasse sulla casa, investimenti per favorire la crescita e stime al rialzo per il PIL Italia sono tra le tematiche emerse stamattina in occasione dell’audizione in Senato sulla Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza (Def). Ecco i dettagli e le posizioni della Banca D’Italia a riguardo.

Bankitalia: OK a detassare la prima casa, ma solo se è definitivo

In cima all’elenco delle tematiche oggi discusse, durante l’audizione in Senato sulla Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza (Def), Bankitalia si concentra sul fardello della detassazione della prima casa. La proposta di questi giorni dell’esecutivo di tagliare l’imposizione fiscale dalla prima casa degli italiani è stata accolta infatti, con apprezzamenti dall’istituto di Via Nazionale, anche se rimane una criticità e non di poco conto: la durata del taglio.
Bankitalia sottolinea infatti che la detassazione della prima casa recherà benefici alla crescita economica del Paese, solo nella misura in cui essa sarà definitiva. Nell’arco degli ultimi sette anni cono state troppe le modifiche in tal senso, che hanno avuto effetti diretti - e negativi - poi sulla propensione ai consumi delle famiglie italiane.
Sul fronte della detassazione resta comunque aperta la perplessità sulle copertura alternative che seguirebbero: tagliare le imposte sulla prima casa penalizzerebbe le finanze degli enti locali.

Bankitalia: PIL Italia al rialzo +0,9%

Il Governo ha rivisto al rialzo le stime della crescita del PIL del Paese. Entro la fine dell’anno, il prodotto interno lordo dovrebbe aumentare di 0,2 punti percentuale rispetto agli attuali 0,7%. Al rialzo anche le previsioni per il 2016, dove l’Esecutivo ha alzato le stime +1,6 da +1,4%.
Nonostante il monito alla prudenza da parte di Bankitalia, l’istituto si dichiara ottimista sulla scia delle cifre degli andamenti di cassa, fin adesso in sintonia con l’obiettivo di lungo termine: il rapporto deficit/ Pil al 2,6%.

Bankitalia, più investimenti per ridurre stock debito

I presupposti della ripresa economica del Paese ci sono, ma la domanda interna cresce se aumentano gli investimenti: questo è il sunto finale dell’intervento del vice Dg di Bankitalia, Luigi Federico Signorini, alla luce del dato di stima sul PIL del prossimo trimestre e del prossimo anno.

La finanza pubblica e più in generale la politica economica privilegino gli investimenti, pubblici e privati, con l’obiettivo di innalzare in modo duraturo il potenziale di crescita della nostra economia.

Secondo Signorini, quella degli investimenti sarebbe la strada prediletta per lavorare passo dopo passo sulla riduzione del debito pubblico del Paese.

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# PIL

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