BoE: tassi di interesse a 0,75% e QE confermato. Ma il MPC si divide

C. G.

16/03/2017

Bank of England: tassi di interesse e Quantitative Easing confermati da Mark Carney. La BoE ha scelto di non toccare la propria politica monetaria.

BoE: tassi di interesse a 0,75% e QE confermato. Ma il MPC si divide

La Bank of England (BoE) ha confermato sia i tassi di interesse che il Quantitative Easing allo stato attuale, come si può osservare sul nostro Calendario Economico.

I tassi di interesse sono stati lasciati allo 0,25%, esattamente come accaduto nella precedente riunione di politica monetaria della Bank of England. Il costo del denaro si trova agli attuali livelli dallo scorso agosto, quando la BoE di Mark Carney ha tagliato i tassi di interesse dallo 0,50%.

Il Quantitative Easing (QE) della Bank of England, invece, è stato confermato nella misura di 435 miliardi di sterline. Prima della già citata riunione di politica monetaria di agosto il QE era pari a 375 miliardi.

Le attese del mercato sono state soddisfatte in quanto nessuno aveva previsto cambiamenti alla politica monetaria britannica da parte di Mark Carney in sede di BoE. I membri dell’MPC non hanno votato all’unanimità in favore del mantenimento dei tassi di interesse e del QE ai livelli attuali. 8 i voti favorevoli al congelamento della politica monetaria, uno favorevole all’aumento dei tassi. Ad attirare l’attenzione degli investitori, non sono state tanto le decisioni della BoE sui tassi e sul QE, quanto i Minutes rilasciati in concomitanza con le decisioni di politica monetaria di Carney.

BoE non tocca tassi e QE: la decisione non è unanime

Come già accennato, la decisione di non toccare i tassi di interesse e il QE non è stata presa all’unanimità da parte del comitato di politica monetaria. 8 membri hanno votato per non apportare variazioni al costo del denaro, giudicando quello attuale come appropriato a supportare l’economia post Brexit, soprattutto ora che i dati macro hanno evidenziato un rallentamento dei salari e un aumento dell’inflazione. Un solo membro del comitato, Kristin Forbes che lascerà la BoE a giugno, ha invece votato in favore di un rialzo dei tassi di interesse.

Bank of England su tassi e QE: il contenuto dei Minutes

Nei Minutes appena rilasciati dalla banca le decisioni BoE sono state ribadite nero su bianco. Nessun cambiamento alla politica monetaria con l’obiettivo di incontrare il target di inflazione al 2%. La BoE ha ribadito come l’andamento della politica monetaria sia determinato dall’evoluzione della domanda, dell’offerta potenziale, dai tassi di cambio e anche dall’inflazione. Per il 2017 il Comitato si aspetta un rallentamento della domanda aggregata soprattutto a causa dei salari in frenata.

Bank of England su tassi e QE: l’inflazione

Secondo quanto riportato dai Minutes della Bank of England, l’inflazione andrà materialmente a superare il target del 2% la prossima estate, soprattutto a causa di bollette energetiche più alte. Secondo la BoE, inoltre, l’inflazione potrebbe toccare quota 2% già dalla prossima settimana.

La Bank of England ha fatto notare che ci sono dei limiti entro i quali il superamento del target di inflazione potrà essere tollerato. Le proiezioni presentate nel report sull’inflazione di febbraio dipendono ora da tre elementi: la debolezza della sterlina, la crescita dei salari e la spesa delle famiglie.

Perché la BoE non ha toccato i tassi di interesse e il QE

La crescita dei salari è stata frenata, il mercato del lavoro non si è ripreso del tutto, la stretta sulla crescita dei redditi delle famiglie si è andata a ripercuotere sulla spesa. Sono questi gli elementi che più degli altri hanno imposto alla BoE di mantenere i tassi allo 0,25% e il QE invariato.

In sintesi, nel giudicare appropriata l’attuale politica monetaria, la Bank of England si è detta pronta a monitorare tutti i futuri cambiamenti e sviluppi relativi ai fattori fino ad ora discussi. Anche in questa occasione la BoE ha confermato che ci sono rischi orientati in entrambe le direzioni. Se la domanda aggregata dovesse rimanere resiliente, allora la politica monetaria potrebbe essere stretta. Un rallentamento dell’attività economia maggiore del previsto comporterebbe invece un maggiore supporto da parte della Bank of England. La politica monetaria, dunque, sarà orientata nell’uno o nell’altro senso a seconda dell’outlook economico. Per ora, dunque, nessuna previsione ulteriore da parte della BoE. Intanto la sterlina, in virtù della divisione interna alla BoE è riuscita a toccare i massimi di 2 settimane.

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