BCE verso il taglio dei tassi su pericolo deflazione. Euro/Dollaro potrebbe tornare a 1,30 entro fine anno

Nicola D’Antuono

7 Novembre 2013 - 06:24

Grande attesa per il verdetto della BCE sui tassi di interesse. Non tutti gli analisti credono che Draghi taglierà il costo del denaro. Euro pronto a una nuova discesa

BCE verso il taglio dei tassi su pericolo deflazione. Euro/Dollaro potrebbe tornare a 1,30 entro fine anno

Oggi si riunisce il Consiglio direttivo della BCE, che potrebbe essere orientata al taglio dei tassi di interesse per allontanare lo spettro della deflazione. Il dato sull’indice dei prezzi al consumo di settembre nell’area euro ha evidenziato una pesante flessione sotto l’1%, decisamente sotto le aspettative e soprattutto ben lontano dal target del 2%, che secondo la BCE consente una maggiore stabilità dei prezzi e di conseguenza dell’economia. I policy maker di Francoforte temono il pericolo deflazione, in quanto solitamente i consumatori tendono a rimandare gli acquisti in quanto si aspettano un ulteriore calo dei prezzi in futuro. E’ uno scenario molto pericoloso per l’eurozona, già alle corde per la scarsa crescita dei suoi paesi membri (alcuni ancora in recessione), per la disoccupazione record oltre il 12% (ma con picchi clamorosi nei paesi della periferia europea) e per la difficile situazione delle finanze pubbliche.

Non tutti gli analisti finanziari sono convinti che oggi la BCE taglierà il costo del denaro di un quarto di punto, portando così il tasso di interesse allo 0,25% sui livelli più bassi di sempre. Secondo Sho Aoyama, economista di Mizuho Securities, “la deflazione, una volta che prende piede, può richiedere decenni per essere debellata”. L’esperto ricorda l’esperienza del Giappone, che ha vissuto 15-20 anni fronteggiando scarsa crescita, deflazione e debito pubblico a livelli record. Una situazione di certo difficile, che spaventa molto gli europei. Aoyama ritiene che forse la BCE non taglierà i tassi già oggi, ma dirà che è pronta a farlo in futuro.

Citigroup non si aspetta il taglio dei tassi, ma forse il lancio di una nuova Ltro a due anni, l’applicazione di obblighi di riserva meno stringenti oppure la ripresa del programma Smp di acquisto dei titoli di stato. Secondo gli esperti della banca americana, nel corso della conferenza stampa a commento delle decisioni di politica monetaria della BCE, il governatore Mario Draghi aprirà le porte a un taglio dei tassi a dicembre, mentre non dovrebbe parlare della forza dell’euro. La maggior parte degli analisti si aspetta che la moneta unica possa perdere ancora valore nelle prossime settimane, tornando magari sulla soglia psicologica di 1,30 dollari. Il tasso di cambio euro/dollaro tornerà a 1,31, e forse a 1,30 entro fine anno, solo se avverrà il breakout ribassista esplosivo dell’area di supporto di 1,3450.

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