BCE: probabile rialzo dei tassi di interesse a metà 2019

C. G.

26 Marzo 2018 - 15:42

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Il rialzo dei tassi di interesse BCE arriverà per la metà del 2019. Parola a Weidmann, probabile successore di Mario Draghi.

BCE: probabile rialzo dei tassi di interesse a metà 2019

I tassi di interesse BCE torneranno a salire verso la metà del 2019 secondo Jens Weidmann, il presidente della Bundesbank che potrebbe presto prendere il posto di Mario Draghi alla guida della Banca Centrale europea.

Il costo del denaro si allontanerà dai livelli attuali soltanto quando l’inflazione si riavvicinerà a quel target del 2% che oggi appare ancora molto lontano.

Eppure per Weidmann, le dinamiche dei prezzi si mostreranno orientate al rialzo. Nel 2020, per dirla con le sue stesse parole, l’inflazione si attesterà probabilmente ad un livello tendenzialmente in linea con gli obiettivi della BCE.

Tutto ciò permetterà ai tassi di interesse di tornare a salire dai loro minimi storici. Si ricordi come ad oggi, il tasso sui depositi sia negativo (-0,40%) mentre il tasso sulle operazioni di rifinanziamento principale sia allo 0,00% e quello sulle operazioni di rifinanziamento marginale sia allo 0,25%.

Weidmann, colui che potrebbe seguire Draghi alla guida della BCE, ha mostrato tutto il suo essere hawkish in poche, pochissime dichiarazioni: ha definito le probabilità di un rialzo dei tassi di interesse a metà 2019 “non del tutto irrealistiche” ed ha aperto a quel processo di normalizzazione che potrebbe iniziare presto.

“La fine del programma di acquisti sarà solo l’inizio di un processo pluriennale di normalizzazione della politica monetaria, motivo per cui è così importante iniziare davvero presto”.

Weidmann ha tenuto a sottolineare l’importanza di un prossimo abbandono del QE. La fine degli stimoli monetari darà alla stessa BCE la possibilità di rialzare i tassi di interesse e di reagire in modo pronto e reattivo a crisi economiche future.

Toni da falco, proprio da parte di colui che potrebbe prendere il posto dell’attuale presidente BCE, il cui mandato scadrà il 31 ottobre del 2019. Se le previsioni di Weidmann si riveleranno esatte, Draghi si lascerà la politica monetaria alle spalle con un ultimo, attesissimo, rialzo dei tassi di interesse.

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