BCE: allo studio regole più stringenti per i fondi di emergenza

Simone Casavecchia

10 Dicembre 2014 - 12:16

Allo studio della BCE nuove regole più stringenti per l’erogazione di fondi di emergenza da parte delle banche centrali dei Paesi membri dell’Unione agli istituti commerciali.

BCE: allo studio regole più stringenti per i fondi di emergenza

Allo studio della BCE nuove misure per regolare l’erogazione del credito da parte delle Banche Centrali dei Paesi dell’Eurozona alle rispettive banche commerciali. La Banca Centrale Europea vorrebbe mettere in atto regole più severe per disciplinare maggiormente il fondo Ela, ovvero "emergency liquidity assistance", una risorsa di liquidità che si è rivelata di importanza fondamentali anche nel recente passato, quando si è ricorsi ad essa per il salvataggio delle finanze cipriote e, prima, per il salvataggio di Grecia e Irlanda.

Secondo la disciplina attuale, i prestiti concessi dalla Banca Centrale di ciascun Paese alle rispettive Banche commerciali, vengono erogati a discrezione della banca centrale stessa anche se necessitano dell’approvazione della BCE.

Per quanto riguarda le proposte di revisione del funzionamento di ELA, le possibili modifiche riguarderebbero il periodo di tempo per cui le banche centrali dei Paesi UE potrebbero fare ricorso al fondo stesso: il periodo di tempo dovrebbe, con le nuove regole, essere limitato.

Secondo alcuni analisti economici tedeschi, una scelta di questo tipo potrebbe essere apprezzata da paesi come la Germania che reputano le politiche economiche dalla BCE troppo accomodanti e potrebbe essere il probabile prezzo da pagare per una effettiva applicazione del quantitative easing.

La Germania, anche recentemente, ha ribadito la propria contrarietà all’acquisto di titoli sovrani degli Stati membri dell’UE da parte della BCE, per questo, portare in dote una riforma che introduca regole più severe relativamente all’utilizzo del fondo di emergenza Ela, potrebbe essere un modo per tranquillizzare i tedeschi riguardo agli effetti di una effettiva applicazione del quantitative easing.

In altri termini, introdurre delle regole più severe sull’impiego delle risorse di Ela, attraverso una definizioni di periodi di utilizzo precisi e limitati, significherebbe mandare un segnale alla Germania riguardo alla consapevolezza, raggiunta dalla BCE, circa gli eccessi sperimentati durante la crisi e la correlata necessità di attuare misure che frenino tali eccessi e che ne evitino la ripetizione.

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