Si avvicina l’appuntamento settembrino con la Banca Centrale Europea che il prossimo giovedì 5 sarà protagonista della giornata con il meeting del consiglio direttivo cui seguirà la consueta conferenza stampa del Presidente Mario Draghi.
Le aspettative sono forti e gli investitori vogliono sapere se i recenti dati con letture superiori alle previsioni potranno influire sulle future decisioni del Consiglio BCE e, eventualmente, in che modo.
A tal proposito, gli economisti Citibank ritengono che la BCE possa alimentare la propria forward guidance estendendo l’orizzonte temporale di previsioni e proiezioni economiche.
Secondo la nota Citibank, un intervento di questo tipo:
Sarebbe coerente con le recenti affermazioni del capo economista BCE, Peter Praet, il quale ritiene che la politica dei tassi di interesse rifletta le aspettative sull’inflazione, ben ancorata al di sotto del target per un esteso periodo di tempo.
In questa direzione, spiegano gli analisti Citibank, previsioni sull’inflazione sul più lungo termine (ad esempio fino al 2016) potrebbero essere considerate come un segnale concreto riguardo al significato di "periodo esteso di tempo", rafforzando allo stesso tempo il potere della forward guidance.
Guardando al cambio Euro/Dollaro infine, la nota Citi sottolinea come gli ultimi interventi della BCE siano riusciti ad indebolire la valuta unica soltanto temporaneamente, ma a settembre, avvisano, le cose potrebbero andare diversamente.
Il calo del cambio Euro/Dollaro potrebbe persistere in assenza di dati significativamente deludenti dagli Stati Uniti e a ridosso dell’importantissimo meeting della Federal Reserve di questo mese.
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