Enel potrebbe accusare il nuovo scenario con qualche presa di beneficio tesa a stemperare gli eccessi segnalati sugli indicatori di analisi algoritmica più sensibili
Il nuovo scenario macroeconomico globale che vede le banche centrali nuovamente impegnate a sostegno delle economie in difficoltà rilancia l’appeal dei settori a più alto beta a danno di quelli bond-proxy.
Ecco perché Enel potrebbe accusare il nuovo scenario anche in Borsa e tornare verso aree di prezzo più neutrali. Questa fase che si prospetta sposa bene con il quadro tecnico delle azioni della utility elettrica italiana, arrivate molto tirate sui massimi dell’ultimo decennio a 5,73 euro.
Enel, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
Correzione in vista? Da ottobre ad oggi le azioni Enel hanno corso a lungo in Borsa, disegnando un movimento rialzista molto solido accompagnato dall’algoritmo della media mobile semplice a 50 periodi (SMA50). Gli impulsi rialzisti che si sono succeduti hanno rotto importanti modelli di analisi tecnica di lungo periodo, confermando lo scenario di risk off che andava delineandosi sui mercati finanziari.
Oggi che gli investitori hanno preso le contromisure potrebbe esser giunto il momento di qualche presa di beneficio tesa a stemperare gli eccessi segnalati sugli indicatori di analisi algoritmica più sensibili (vedere l’oscillatore RSI ancora in ipercomprato) e riportare il prezzo verso aree più neutrali.
Strategie operative su azioni Enel
Lo scenario descritto dall’analisi tecnica sulle azioni Enel rilancia l’appeal di strategie ribassiste di breve e brevissimo termine. Il Corridor Certificate con scadenza 20 settembre 2019 e barriere a 6,20 e 4,80 euro (codice ISIN LU1921179252) si presta bene a questo tipo di operatività in quanto la barriera superiore contemplata dallo strumento è posta al di sopra dei massimi del decennio di Enel e dunque assicura un margine di manovra ampio rispetto a momentanei apprezzamenti del titolo.
Con questo Corridor Certificate l’investitore guadagna sul movimento ribassista di Enel e dunque sul progressivo allontanamento delle azioni sottostanti dalla barriera superiore. La logica operativa è quella di puntare su un ribasso in direzione di area 5,50 euro, area di transito della trendline che ha supportato l’intero movimento rialzista partito a fine 2018.
Attualmente il prodotto incorpora una redditività massima a scadenza del 37% circa e infatti mantiene un concreto appeal nel brevissimo termine, dove può permettere di cavalcare un’eventuale correzione del sottostante.
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